La ministra Messa cita «Stem»: ecco di cosa si tratta

La titolare del dicastero dell'Università, nel corso della visita bresciana del Capo dello Stato, propone di aggiornare l'acronimo
La ministra Cristina Messa - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
La ministra Cristina Messa - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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«Nei mesi di pandemia, la rapida produzione dei vaccini, la collaborazione fra scienziati di discipline diverse, le decisioni politiche suffragate da pareri scientifici hanno dimostrato l'interdipendenza delle conoscenze e delle tecnologie, facendo emergere la necessità di disporre e favorire le relazioni fra più conoscenze nonché la capacità di attraversare con pari sicurezza saperi scientifici, tecnologici, umanistici e artistici. Di conseguenza la ricostruzione della società post pandemica non potrà che ripartire da questa unicità del sapere».

Così la ministra dell'Università e della Ricerca, Cristina Messa, intervenendo all'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università degli studi di Brescia, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

«A tal fine sarebbe opportuno - prosegue il Ministro Messa - integrare l'attuale concetto di Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics) con la A di Arts, per trasformarlo in Steam, che nella cultura significa recuperare e valorizzare quella sintesi creativa di competenze e saperi molteplici che ebbero nella stagione rinascimentale una delle espressioni più alte e significative. Del resto sebbene i processi innovativi poggino prevalentemente su robuste conoscenze scientifiche e tecnologiche, è altrettanto vero che questi processi sono innescati da curiosità, creatività, da un pensare diverso, la cui formazione richiede una cultura sempre più ampia, articolata.

Da qui l'unicità e la bellezza di tutta la ricerca: non c'è una ricerca di base e una applicata, una mossa dalla sola curiosità esplorativa, un'altra da finalità applicative: oggi la velocità con cui una ricerca di base diventa applicata è tale da non poter più distinguere nettamente tra le due, come d'altra parte una conoscenza applicata può sviluppare delle conoscenze di base che cambiano totalmente il settore scientifico di riferimento. Esiste quindi solo una buona ricerca e una cattiva ricerca. Se si guarda alle grandi svolte del pensiero scientifico e dell'innovazione tecnologica si coglie sempre l'originale creatività che travolge qualunque steccato disciplinare. Per questo mi piace parlare non più solo di Stem, ma di Steam».

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