La merla congelata e lo scacciaparenti

Le tradizioni nonostante tutto
La tradizione vuole che i giorni della merla siano i più freddi dell'anno - Foto © www.giornaledibrescia.it
La tradizione vuole che i giorni della merla siano i più freddi dell'anno - Foto © www.giornaledibrescia.it
AA

Era da tempo che non andavo nell’orto. La frenesia del tempo moderno ci porta spesso lontano dai nostri affetti. Ma siccome al cuor non si comanda, ecco che all’improvviso ha fatto breccia nella mente il richiamo (mai del tutto sopito) del cicorione pan di zucchero. Mi sono avvicinato a quel luogo di sogni, fatica e soddisfazione quasi timidamente. Ma poi mi è bastato vedere il pino mugo placidamente sonnecchiante nel suo vaso per sentirmi a casa.

Dopo le delusioni degli anni passati, non metto più a dimora verdure invernali, non riusciamo a entrare in empatia. Oltre appunto a sua maestà il cicorione (indenne al passaggio delle stagioni), qualche piantina di scarola e poco altro. Tra le aiuole è apparso il mio amico merlo, o meglio, uno dei tanti che si alternano ma che io voglio credere essere sempre lo stesso. Questo del resto è il suo periodo, della moglie per essere precisi. Dicono che se i giorni della merla sono gelidi poi la primavera sarà mite, oppure viceversa. Ma poi tanto quando sbocceranno i tulipani non ci ricorderemo più del messaggio di quella povera voltatile annerita in cima a un camino per scaldarsi.

Siamo preda delle emozioni del momento. Fino a due anni fa avevamo nella credenzina del soggiorno un tremendo amaro centerbe da utilizzare come scacciaparenti quando la visita si protraeva oltre il dovuto. Oggi inondiamo i social di nostalgia per relazioni dalle quali prima (appunto) sfuggivamo. Dobbiamo tornare a essere saggi, del resto se quella merla si fosse attardata a bearsi del calduccio (magari facendosi un selfie) si sarebbe trovata arrostita.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato