La Loggia non sarà illuminata coi colori di Israele: insorge il centrodestra

Polemica dopo la decisione dell'Amministrazione Castelletti: l'associazione Italia-Israele chiede anche il ritiro del premio a Zaki
Palazzo Loggia non sarà illuminato con i colori di Israele © www.giornaledibrescia.it
Palazzo Loggia non sarà illuminato con i colori di Israele © www.giornaledibrescia.it
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Palazzo Loggia non sarà illuminato con i colori di Israele: la decisione dell’amministrazione comunale guidata da Laura Castelletti è stata resa nota dai capogruppo dei partiti di centrodestra e dall’associazione Italia-Israele di Brescia.

La richiesta era stata avanzata infatti dalla stessa associazione e il centrodestra l’aveva portata all’attenzione della prima cittadina, che attraverso il presidente del Consiglio comunale ha comunicato ai capigruppo di aver già espresso solidarietà ad Israele con un comunicato subito dopo gli attacchi di Hamas. «Riteniamo - scrivono i capigruppo di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, lista Civica Fabio Rolfi, oltre allo stesso ex candidato sindaco leghista - che questa sia una scelta molto grave e contraddittoria, soprattutto se si pensa che la prassi di illuminare la facciata della Loggia avviene per molte questioni decisamente di minore gravità. Una scelta motivata dalla presenza in maggioranza di una forte componente ideologica anti-israeliana». 
«Ci indigna e preoccupa che l’Amministrazione non abbia accolto la nostra richiesta per dimostrare solidarietà alle vittime innocenti, centinaia di civili, giovani, anziani, madri e bambini catturati dei terroristi di Hamas» scrive l’associazione Italia-Israele in una nota.

Il premio a Patrick Zaki

Il centrodestra chiede alla sindaca di Brescia di ritirare il premio «Brescia per la pace» che nel 2021 era stato consegnato a Patrick Zaki. «La scelta di oggi è ancora più insopportabile se si ricorda che la stessa amministrazione di Brescia è stata tanto sollecita a colorare di giallo la Loggia per dimostrare la sua solidarietà allo studente Zaki, che dopo essere stato liberato grazie la mediazione dell’Italia oggi ha usato parole inaccettabili contro Israele e la democrazia che evidentemente non gli appartiene» spiega in una nota l’associazione Italia-Israele. Per il centrodestra in Loggia «un uomo che fa queste dichiarazioni non può essere uomo di pace».

Il riferimento a Zaki è legato a quanto lo studente dell’Università di Bologna, a lungo recluso nelle carceri egiziane, ha dichiarato nelle scorse ore: «Quando un serial killer cerca di convincere la comunità internazionale che rispetta le convenzioni internazionali, per legalizzare l'uccisione di civili. Dove possono andare!!!», riferendosi al premier israeliano Benjamin Netanyahu.

La replica di Castelletti

«È ora che il centrodestra bresciano la finisca di speculare su guerre e morti innocenti per creare un'inutile e strumentale bagarre politica» ha replicato in serata la sindaca Laura Castelletti. «La mia posizione sull'attacco di Hamas a Israele è chiara ed è arrivata poco dopo il terribile atto terroristico che ha tolto la vita a centinaia di innocenti, con una condanna ferma e risoluta e la piena solidarietà al popolo di Israele, che ho espresso a nome dell'intera città - si legge in una nota -. Questa terribile escalation di violenza deve assolutamente fermarsi e vanno avviate al più presto interlocuzioni di pace, che portino a una risoluzione del conflitto. Per questo, l'appello che come sindaca di Brescia mi sento di fare, rappresentando le diverse anime della nostra città, che è storicamente una città di pace, è quello per un'immediata risoluzione del conflitto. Da domani in Loggia - conclude Castelletti - sventolerà la bandiera della pace, perché sono fermamente convinta che tutti ci potremo unire e riconoscere sotto i suoi colori».

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