La Freccia della Versilia si prolunga la vacanza: il treno non riparte

Da fine luglio avrebbe dovuto portare al mare i bresciani ma del convoglio ancora non c’è alcuna traccia
Il convoglio «vintage» della Freccia della Versilia - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il convoglio «vintage» della Freccia della Versilia - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Se i pendolari piangono, i vacanzieri di certo non ridono. Colpa, manco a dirlo, dei treni. In particolare di quelli che non ci sono.

La storica «Freccia della Versilia», utilizzata dai bresciani (ma anche dai bergamaschi e dai cremonesi) per raggiungere senza cambi alcune delle più rinomate località di mare, quest’estate non riparte. Ferma da un anno a causa del Covid, era stato annunciato il suo ritorno dal 24 luglio, dopo un’interruzione di un mese della linea tra Berceto e Pontremoli per lavori alla rete. Trenord e Trenitalia, i gestori del servizio, si erano detti disponibili a riattivare la tratta alla chiusura del cantiere. Ma del treno, ad agosto ormai inoltrato, non c’è alcuna traccia.

Davvero peccato nell’anno in cui è riesploso il turismo. La decisione. «Le due società ferroviarie - sottolinea Dario Balotta di Europa Verde - avevano lanciato i "treni delle vacanze" in pompa magna per ridurre il traffico veicolare e gli incidenti sulle strade». Senonché «si trovano alle prese con pesanti malfunzionamenti organizzativi, convogli guasti e carenze di personale. Da qui la decisione che ha mandato su tutte le furie i pendolari delle vacanze in Versilia, che speravano tornasse il treno». Oltre al danno, poi, si rischia la beffa: «Non si vorrebbe, come è capitato altre volte - ipotizza Balotta - che il servizio venga finanziato da Regione Lombardia e Regione Toscana tramite i contratti di servizio e alla fine non venga mai effettuato».

A proposito di treni delle vacanze c’è da segnalare che il treno che collega la Valtellina (area frequentatissima delle montagne lombarde) è stato soppresso tutta estate da Colico a Sondrio-Tirano per lavori alla rete «che si potevano eseguire durante la notte con interruzioni programmate». La sua sostituzione con autobus difficilmente farà cadere la scelta dei turisti sul mezzo pubblico.

Nel frattempo si apprende che la Procura ha disposto il «dissequestro e la restituzione» a Rfi del tratto del passante di Milano sequestrato nelle scorse settimane. Il decreto è stato notificato al termine delle prove che hanno permesso di individuare le probabili cause delle anomalie e, in particolare, il nesso tra il malfunzionamento dell’impianto di erogazione del grasso lubrificante delle rotaie e l’usura delle ruote dei convogli. La data per la ripresa del servizio tuttavia non è ancora stata definita con certezza.

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