La Dia: «Mafie tradizionali e straniere attive nel Bresciano»

Presentato dalla Direzione investigativa antimafia il rapporto relativo al primo semestre 2021
Lo stemma della Direzione investigativa antimafia - © www.giornaledibrescia.it
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«Nelle province di Brescia e Bergamo accanto ad insediamenti di gruppi di criminalità organizzata tradizionale riferibili in particolare alla 'ndrangheta e alla camorra emerge l'operatività di gruppi stranieri, dediti principalmente a traffici di stupefacenti, reati predatori, immigrazione clandestina, tratta di esseri umani finalizzata allo sfruttamento della prostituzione e della manodopera clandestina».

Lo scrive la Direzione investigativa antimafia nella relazione relativa al primo semestre 2021. Parlando di droga viene spiegato che: «Anche nel Distretto giudiziario di Brescia si osserva una presenza attiva di organizzazioni criminali di origine albanese e nordafricana che spaziano su buona parte del nord Italia ed interazioni tra trafficanti albanesi e pregiudicati italiani collegati alla criminalità organizzata.

Tra le droghe sintetiche sarebbe sempre forte l'interesse di gruppi asiatici nella gestione del commercio di shaboo. Tuttavia i principali operatori nel mercato internazionale restano sempre i cittadini cinesi. Nel campo delle metanfetamine si registra una sempre più costante presenza di soggetti originari dell'Africa subsahariana che sarebbero attivi nell'importazione di consistenti quantitativi di tal specie di sostanza».

Nella relazione della Dia viene affrontato anche il tema dei beni confiscati, come contrasto alla corruzione e alla criminalità organizzata e nella relazione si riprendono le dichiarazioni dell'ex prefetto Attilio Visconti: «Accanto ad una puntuale opera volta ad intercettare elementi di sospetto dell'interessamento di consorterie criminose, nel contesto dell'ordinaria attività, la Prefettura di Brescia ha proceduto, per il tramite del Nucleo di supporto, nell'attività di monitoraggio del corretto utilizzo dei suddetti beni.

Dall'attività di monitoraggio è emerso un numero di beni in gestione dell'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata pari a 142, di cui 98 già assegnati e destinati».

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