La Colletta alimentare dona 300mila pasti ai bresciani

I volontari del Banco, tra i quali molti studenti, hanno raccolto 173mila chili di beni di prima necessità
300MILA PASTI DONATI
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Probabilmente molti bresciani cresciuti a pane e solidarietà ne sono ormai abituati (seppur mai assuefatti) ma quell’onda di beneficenza che ogni anno travolge i volontari e i supermercati della provincia non è scontata. Ed è sempre bene sottolinearlo.

Così, quando al mercato ortofrutticolo di via Orzinuovi i volontari del Banco Alimentare hanno finalmente concluso i conteggi delle centinaia e centinaia di pacchi a notte inoltrata le bocche si sono spalancate ancora una volta.

Nella giornata nazionale della Colletta Alimentare di sabato scorso, Brescia e la sua provincia hanno raccolto ben 173mila chilogrammi di beni di prima necessità, che si traducono in 300mila pasti. Qualcosa in meno dello scorso anno, precisamente il 5%, «ma vista la situazione economica il dato è molto positivo. Sinceramente temevamo molto peggio», confessa Enrico Baruzzi, referente bresciano del Banco Alimentare. Lo scorso anno i bresciani avevano infatti donato oltre 183mila chili di cibo (dato a sua volta inferiore al 2019, quando vennero convogliati e distribuiti circa 190mila chili), ma nel 2022 travagliato dalle crisi e da molteplici disagi il risultato assume ancora più valore - perché cristallizza la determinazione nel voler aiutare il prossimo con piccoli gesti anche con il portafogli più leggero.

D’altronde anche le raccolte della colletta alimentare della regione testimoniano la stessa generale difficoltà delle comunità: il dato finale della Lombardia (anche se mancano i risultati di alcune zone ristrette) è di 1.700 tonnellate di cibo raccolte, contro le 1.760 del 2021. Anche in questo caso si registra una flessione, seppur minore di quella bresciana, del 3,2%.

A partire dai prossimi giorni e per tutte le prossime settimane, gli scatoloni verranno smistati tra le centinaia di associazioni caritatevoli convenzionate che le consegneranno alle famiglie bisognose della provincia. Grazie alla 26esima edizione della Colletta a Brescia verranno distribuiti più di 300mila pasti, mentre in tutta la regione ne sono stati raccolti oltre 3 milioni pronti a finire sulle tavole dei lombardi. In provincia la raccolta massiccia è stata resa possibile dall’impegno - per certi versi mastodontico, durato quasi 24 ore filate - di oltre 2.500 volontari e di 220 punti vendita dei diversi marchi di supermarket. E tutti - nella concitata ma splendida giornata di sabato - ribadivano a più riprese la necessità di contribuire, quest’anno più che in passato, perché la bolla di povertà e di allarme sociale è ancora poco visibile e nei prossimi mesi rischia di esplodere.

Ma la vera novità di questa edizione è la nutrita presenza degli studenti bresciani, a riempire le fila dei volontari in pettorina arancione. Un buon segno, che testimonia la crescente sensibilità delle nuove generazioni alla solidarietà in tempi bui.

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