Isaia Profeta... del centro:«Io e le bici restiamo qui»

«Non andrò mai via dal centro. Mai. È qui che tutto è iniziato. È qui che ho riparato per la prima volta una bicicletta, quasi 50 anni fa. Sono convinto che se non avessi lavorato in centro non sarei riuscito a dare il meglio di me. Perché qui la clientela è stimolante, sempre esigente e sempre di più. Ed è proprio questo che più mi piace del mio lavoro, esaudire i desideri particolari della gente. Quando viene riconosciuta la portata del proprio lavoro, la soddisfazione è grande».
Isaia Profeta è titolare di Isaia Bike, negozio ma anche officina e laboratorio di biciclette di vicolo San Siro - la prima traversa che s’incontra percorrendo via Tosio da piazza Arnaldo -, dove lavora col padre Domenico e il fratello Pietro. Una bottega come quelle di una volta, dove si trovano artigiani come quelli di una volta. «Ma costantemente al passo coi tempi, alla costante ricerca dell’innovazione», sottolinea Isaia. «Basti un esempio su tutti - dice -. Nei decenni di lavoro sono passato dal rinforzare i copertoni perché la gente non si poteva permettere di sostituirli fino all’installazione di cambi elettronici su biciclette da me progettate».
La passione dell’artigiano la si legge senza sforzo nell’entusiasmo e nella soddisfazione del volto di Isaia mentre parla del proprio lavoro. E nelle mani che non smettono mai di muoversi anche mentre chiacchieriamo; che non smettono mai di lavorare, armeggiare, costruire, riparare. «Ho iniziato con piccoli lavoretti estivi quando avevo 10 anni - racconta -. Ed ora ne ho 57». É passato quasi mezzo secolo, «e la passione è sempre la stessa, anzi, sempre di più».
Ma la tradizione ciclistica dei Profeta, e la loro presenza in Centro - il loro «presidio» di vicolo San Siro -, trova origine ancora prima.
«Tutto è cominciato nel ’62 - spiega Isaia -, quando mio padre Domenico aprì la sua officina al numero 10. Riparava sia biciclette che motocicli. Da allora non ci siamo mai spostati da qui. Abbiamo solo cambiato civico». Isaia Bike, infatti, si trova ora al civico 13. Ma anche all’11 e al 12. «Perché piuttosto che andare via dal centro e da vicolo San Siro - dice Isaia - abbiamo preferito occupare più luoghi diversi ma vicini l’uno all’altro, ognuno specializzato in un determinato ambito».
E allora al civico 13 si trova il laboratorio in cui vengono create e costruite le biciclette su misura, al civico 11 si trova l’officina per la riparazione - «di bici ogni tipo, perché per noi hanno tutte un valore; vendiamo anche quelle col cestino da signora, per intenderci» -, mentre al civico 12 c’è la vetrina dove sono messi in mostra i modelli originali ideati dallo stesso Isaia, un reparto per la vendita di vestiario da ciclismo e anche una piccola stanza in cui si trova il simulatore col quale le biciclette vengono testate sotto sforzo, «per offrire un servizio completo che oltre ad essere doveroso è ormai una necessità».
E se a tal proposito «è vero che abbiamo dovuto adeguare i prezzi per far fronte a questa stessa concorrenza - conclude Isaia -, è altrettanto vero che ciò viene ben compensato dalla soddisfazione che si ricava quando il proprio lavoro viene quotidianamente apprezzato».
Andrea Pasinetti
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