Investe passeggino: «Distratta dal telefono»

Questa la versione dei fatti fornita durante l’interrogatorio di garanzia dalla 50enne che domenica a Rezzato ha mandato in ospedale una bimba
Il Palazzo di Giustizia di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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Ha ammesso di aver bevuto, negato di aver assunto cocaina e spiegato di essersi distratta perchè le è suonato il cellulare. Questa la versione dei fatti fornita durante l’interrogatorio di garanzia dalla 50enne che domenica a Rezzato ha urtato con la microcar che stava guidando una ragazza di 29 anni e il passeggino in cui c’era la figlia di un mese, sbalzandola sull’asfalto.

Nelle ore immediatamente successive all’incidente infatti la Polizia Locale di Rezzato aveva accertato che la signora aveva un tasso alcolemico di 1,7 microgrammi di alcol per litro di sangue, oltre tre volte il massimo consentito dal codice della strada: un valore da ritiro della patente e sequestro del mezzo. Non solo. I successivi accertamenti avevano portato alla luce anche una positività alla cocaina che aveva portato la Locale a chiedere e ottenere una ordinanza cautelare agli arresti domiciliari. Gianbattista Scalvi, che difende la donna in stato di arrestato, ha spiegato: «Abbiamo saputo dalla stampa locale che la bambina era stata dimessa ma questo fatto non è contenuto negli atti dell’inchiesta e quindi il giudice non ne può tenere conto per valutare la posizione della signora».

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