Insulti, esplosioni e scritte razziste: raid a Collebeato

Un gruppo ha prima cercato la casa dei rifugiati e poi ha fatto esplodere la cassetta della posta del sindaco
Il municipio di Collebeato - © www.giornaledibrescia.it
Il municipio di Collebeato - © www.giornaledibrescia.it
AA

Non c'è pace per Collebeato: dopo il rifugiato che, a causa di un lutto, ha seminato il panico sabato sera in paese, ora tocca ad un gruppo di uomini armati di materiale esplosivo.

A darne conto è il comune di Collebeato in una nota: domenica, verso le 22.30, alcune persone sono arrivate nei pressi della casa dove alloggiano alcuni ospiti Sprar e, dopo aver insultato una signora che non voleva indicare la casa, hanno urlato frasi ingiuriose all’indirizzo dell’abitazione e hanno lanciato un oggetto che ha provocato una forte esplosione.

Il gruppo ha poi raggiunto l’abitazione del sindaco Antonio Trebeschi e ha depositato nella sua cassetta della posta materiale esplosivo che deflagrando l’ha proiettata a vari metri di distanza danneggiando il portone di casa. Il raid si è concluso con scritte razziste sul municipio e svastiche sotto la lapide in memoria dei partigiani.

«Siamo fermi nel condannare questi atti e nella volontà di continuare il percorso di accoglienza, intrapreso e condiviso ormai da anni dalla nostra comunità. Crediamo che oggi più che mai sia necessario prendere le distanze da chi vuole alimentare il clima di odio, di divisione e di paura: non il conflitto, ma il confronto democratico sarà sempre la nostra unica scelta» scrive il comune dell'hinterland.

Sull’episodio indagano i carabinieri del Comando Provinciale di Brescia che hanno raccolto le immagini delle telecamere di sorveglianza di tutta la zona. Nelle denunce presentate in caserma si parla del danneggiamento del portone del sindaco e anche delle scritte sul municipio mentre, almeno per ora, non ci sarebbero persone minacciate o insultate che hanno messo nero su bianco quanto gli sarebbe accaduto.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia