Incidente del ponte in via Volturno: «Cinque travi distrutte: vanno demolite»

Lo spiega il prof. Minelli dell'Università degli Studi di Brescia. Il Comune al lavoro su una soluzione tampone
Le travi distrutte del ponte di via Volturno - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
Le travi distrutte del ponte di via Volturno - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
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Il ponte di via Volturno andrà demolito. Per lo meno parzialmente. Le cinque travi tranciate dall’autogrù che ieri mattina ha danneggiato la struttura, non sono recuperabili.

«Di fatto quelle cinque travi non esistono più, sono ridotte ad un ammasso di ferraglia. Vanno sostituite. Non vedo altre alternative» spiega Fausto Minelli, docente di Tecnica delle costruzione al Dicatam (Dipartimento di Ingegneria civile, architettura, territorio, ambiente e di matematica) dell’Università di Brescia, alla guida del gruppo di lavoro che dal 2017 monitora lo stato di salute di ponti e viadotti della Provincia.

La struttura di via Volturno, spiega Minelli, è un ponte a tre campate: il danno è avvenuto in quella centrale, quella che passa sopra le quattro corsie della tangenziale ovest. Una campata larga 23 metri formata da 14 travi in calcestruzzo armato precompresso. L’impatto dell’autogrù è avvenuto con la «trave di bordo», quella esterna, già oggetto di un intervento di rinforzo con fibre in materiale composito. «Sulla strade bresciane - spiega Minelli - c’è un’alta frequenza di trasporti pesanti "fuori sagoma", visto il nostro tessuto industriale e manifatturiero. Per questo incidenti di questo tipo si verificano con una certa frequenza. Ma non ho mai visto una cosa simile».

Il danno è «davvero gravissimo», ribadisce Minelli, probabilmente anche a causa della velocità non certo moderata del mezzo. Dopo il primo impatto è probabile che la gru si sia abbassata per poi rimbalzare e colpire con violenza le travi 3 e 4, ormai completamente assenti. «Ad ogni modo tutte le 5 travi sono molto danneggiate e da sostituire».

Che fare, dunque? Il Comune sta lavorando ad una soluzione tampone per puntellare la struttura e riattivare la viabilità - per quanto limitata e modificata - sia su via Volturno che sulla tangenziale ovest. Ma di certo, spiega Minelli, «la porzione di ponte danneggiata non potrà più essere riutilizzata, anche se puntellata». Bisognerà decidere - in base agli approfondimenti tecnici delle prossime ore - se demolire solo la porzione nord della campata (le 5 travi danneggiate) o l’intera struttura, tenendo conto che anche altre travi (le numero 7, 10, 13 e 14) in passato avevano subito dei danni, per quanto non paragonabili a quelli di ieri. «Dal punto di vista tecnico demolire e ricostruire sarebbe la soluzione migliore - spiega Minelli - ma bisogna valutare l’impatto sul traffico e i danni sul tessuto economico».

Il problema non sarebbe tanto sulla tangenziale ovest, la cui chiusura sarebbe limitata ad alcuni giorni (notti). Ma su via Volturno che sarebbe «tagliata in due» per molti mesi, mandando il tilt la viabilità in ingresso e uscita dalla città da ovest.

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