In zona arancione qualche «licenza» in più, ma va dimostrata

L’autodichiarazione è obbligatoria per spostarsi fuori Comune in caso di vera necessità
Le escursioni in montagna sono consentite a determinate condizioni - Foto © www.giornaledibrescia.it
Le escursioni in montagna sono consentite a determinate condizioni - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Il ritorno anticipato in zona arancione della nostra regione stimola i lettori a porre una serie di domande via mail all’indirizzo coronavirus@giornaledibrescia.it su come, quando e se possibile spostarsi. A prevalere sono soprattutto ragioni questioni familiari e di pratica sportiva alle quali risponde con puntualità e precisione il capo di gabinetto della Prefettura Stefano Simeone.

Abito a San Zeno, sul confine con Brescia, paese con meno di 5 mila abitanti. Posso andare a trovare mia mamma che abita a 3 km da casa mia, ma si trova già nel comune di Brescia? O lei venire da me? Lo chiede Raffaella.
La risposta è no. Dal 16 gennaio al 5 marzo 2021, in area arancione, è consentito spostarsi all’interno del proprio Comune dalle 5 alle 22. Gli spostamenti verso altri Comuni sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Per quanto riguarda le visite ad amici e parenti, in quest’area è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata dello stesso Comune tra le ore 5 e le 22 ad un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. A chi vive in un Comune che ha fino a 5mila abitanti è comunque consentito spostarsi fra le 5 e le 22 entro i 30 chilometri del proprio Comune con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia. In questo caso, pertanto, non è possibile partire da San Zeno per andare a Brescia e viceversa.

Da oggi saremo in zona arancione, è possibile spostarsi una volta al giorno per fare visita ad amici in condizioni disabilità allegando il certificato sanitario? Lo chiede Roberto.
Lo spostamento è giustificato se bisogna prestare assistenza, in tal caso all’autodichiarazione va allegata una certificazione sanitaria che attesta tale esigenza.

Jacopo chiede se è possibile recarsi fuori Comune per praticare sport qualora la struttura o l’ambiente dove svolgere la propria disciplina non sia disponibile nel proprio Comune e non si esca dalla Regione. In particolare è possibile uscire dal Comune di Brescia per praticare attività escursionistica (sci alpinismo, ciaspolate, escursioni sulla neve)?
Sì, è possibile qualora l’attività sportiva in questione no sia disponibile nel proprio Comune, ma all’interno della Regione. Sarà il soggetto interessato a dover dimostrare attraverso l’autodichiarazione che quella attività sportiva può essere svolta unicamente nel luogo dove intende recarsi.

Claudio chiede: mia figlia diciottenne è atleta di interesse nazionale ma non ha ancora la patente e tutti i pomeriggi va da Brescia a Chiari con i mezzi pubblici per allenarsi, ma il martedì l’allenamento termina alle 21.30 e con treno, metro e bus arriverebbe a casa non prima delle 23. Posso almeno quel giorno andare a prenderla in auto?
Per far rientrare lo spostamento in una situazione di necessità va dimostrato, attraverso l’autodichiarazione che non ci sono modalità alternative di trasporto.

 

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