In un anno 46 persone intossicate da funghi: come evitarlo

Nel 2022 quarantasei persone hanno avuto un’intossicazione da funghi, per venti di loro è stato necessario un ricovero in ospedale. Non solo, ma su 380 chilogrammi di funghi valutati dagli esperti dell’Ats di Brescia, 198 chili sono stati confiscati perché non commestibili.

Sono i numeri forniti dall’Agenzia della tutela della salute di via Duca degli Abruzzi alle soglie del periodo estivo della raccolta funghi. Proprio per evitare nuovi episodi di intossicazione riparte da lunedì 3 luglio il servizio dell’Ispettorato micologico che gratuitamente controlla la qualità dei funghi raccolti dai privati cittadini. In città l’ufficio sarà aperto il lunedì dalle 9 alle 11 e il giovedì dalle 14 alle 16 con accesso libero in via Duca degli Abruzzi 15 (tel. 0303839702), mentre nelle sedi decentrate sarà possibile accedere al servizio su appuntamento dal lunedì al venerdì:

Brescia: Via Padova,11 - Tel. 0303838051
Montichiari: Via Falcone,18 - Tel. 0303839850
Leno: Piazza Donatori,1 - Tel. 0303839861
Salò: Viale Landi, 5 - Tel. 0303839800
Rovato: Via Castello, 33 - Tel. 0303838966

L’Ispettorato micologico controlla anche i funghi destinati alla vendita negli esercizi commerciali ma in questo caso il servizio è a pagamento (qui le tariffe).

Come presentare i funghi all’Ispettorato

Per portare i propri funghi all’Ats bisogna seguire alcune indicazioni:
I funghi vanno contenuti in cassette o altri idonei contenitori da destinare come tali alla vendita
Devono essere suddivisi per specie per ogni contenitore
Devono essere freschi, interi, sani e in buono stato di conservazione, puliti da terriccio e/o corpi estranei
Vanno disposti in singolo strato
Vanno corredati dalla documentazione relativa all'acquisto o, nel caso di raccolta diretta, da una dichiarazione del venditore dalla quale risulti data e luogo della raccolta.

Come conservare i funghi

Ats ricorda infine che i funghi vanno conservati in contenitori rigidi e aerati in un luogo fresco e che vanno consumati in fretta. Non bisogna però mangiare esemplari di cui si hanno dubbi sulla commestibilità e sulla provenienza, vanno cotti bene e va evitato di mangiarli in quantità abbondanti e in pasti ravvicinati.

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