In dieci al quinto piano: mamma ucraina incinta cerca nuova casa

Mariana ha 27 anni, è incinta e ha già quattro figli. Col marito è riuscita a fuggire da Leopoli e a raggiungere a Brescia la sorella Svitlana. Che, volentieri, ha aperto le porte della sua casa. Qui, però, «sono un po’ stretti - racconta Kateryna, l’altra sorella di casa a Urago d’Oglio che parla bene italiano -. Abitano in dieci, quasi undici, in un appartamento al quinto piano di un palazzo senza ascensore. I bambini, soprattutto i più piccoli, avrebbero bisogno di più spazio: ora Svitlana, il marito e i due figli dormono in una camera da letto e la famiglia di Mariana occupa l’altra stanza e il salotto. Il bagno è uno soltanto.
Siamo quindi alla ricerca di una soluzione migliore anche in vista della nascita della bambina: Mariana è già al nono mese di gravidanza, il termine è fissato all’inizio di aprile e la piccola potrebbe venire alla luce da un momento all’altro». Per quando tornerà dall’ospedale Kateryna e Svitlana sperano di offrire alla nipotina «una sistemazione adatta, decorosa».
L’appello
Le sorelle in questi giorni hanno provato a bussare ad alcune porte, ma per il momento «dalla Questura - spiega Kateryna - ci è stata proposta una casa a quaranta chilometri da Brescia che purtroppo non possiamo accettare
. La figlia più grande di mia sorella ha sette anni e sta frequentando la scuola primaria Ungaretti di viale del Piave: si trova molto bene e non vogliamo che cambi istituto. Mariana, inoltre, non guida e mio cognato è in procinto di iniziare un lavoro in un’azienda della zona. Confido nel buon cuore dei bresciani - questo l’appello - affinché si riesca a trovare un appartamento in città».
Il viaggio

La 27enne, dicevamo, ha quattro figli: la più grande e la più piccola, che ha un anno e mezzo, sono femmine; poi ci sono i due maschietti di tre e cinque anni. «In Italia - racconta zia Kateryna - i bambini non volevano venire. Ma Leopoli non è sicura e tutti insieme, dopo un lungo viaggio in pullman, sono riusciti a raggiungere Venezia. Così mio marito e io siamo andati a prenderli. Rispetto ai primi giorni, ora i bambini sono più sereni, tranquilli. La più grande frequenta volentieri la seconda elementare. Mio cognato - precisa - è venuto con loro in Italia perché, rispetto agli altri uomini, avendo più di tre figli non ha l’obbligo di rimanere in patria».
Kateryna e Svitlana sono felici di aver accanto Mariana. E di poterle essere d’aiuto in un momento importante come il quinto parto. «Per la piccola in arrivo abbiamo già ricevuto molti doni - racconta, riconoscente, la zia -. Ciò che serve alla famiglia di mia sorella adesso è una sistemazione temporanea adatta ai quattro, anzi cinque, bambini».
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