In cammino per andare, passo passo, lontano

L’Italia è un paese ricco di escursionisti, sentieri e... Cammini. Quest’ultima tipologia si caratterizza in genere con percorsi a tema di carattere religioso, storico, artistico o letterario. In Europa i più famosi sono il Cammino di Santiago e la Via Francigena. Ma in questo senso il Bel Paese offre molte opportunità di richiamo, con notevoli risvolti di ordine turistico ed economico.
Nel 2022, ad esempio, si stima che i camminatori impegnati lungo itinerari della Penisola siano stati oltre un milione, con un netto incremento sull’anno precedente. Anche la provincia di Brescia è a suo modo coinvolta in pieno nel fenomeno, con diverse proposte specifiche tra la pianura e l’alta Valle Camonica.
Tra queste la nuova Via delle Sorelle (i 130 chilometri che congiungono Brescia e Bergamo, le città Capitale della Cultura 2023), o ancora il Cammino di Santa Giulia e quello di Sant’Ercolano, la Via Valeriana e il Cammino di Carlo Magno. Chi si impegna in un Cammino non è per forza un escursionista abituale o esperto, quanto una persona desiderosa di vivere - davvero «a passo d’uomo» - un’esperienza di conoscenza, dei territori e della loro storia in particolare, non disgiunta da una nuova conoscenza di sé che matura nella fatica e nella rinuncia alle consuete comodità. Nel corso di un Cammino si gustano silenzi, si apprezzano momenti di solitudine e di socializzazione. Una piccola rivoluzione che prende forma passo dopo passo. E della quale c’è molto bisogno.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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