Il viaggio del GdB: l'esercito dei minivan e la speranza

Il racconto di Nuri Fatolahzadeh, giornalista del Giornale di Brescia, che è in viaggio verso la Polonia con un gruppo di volontari di Brescia
L'ingresso della spedizione in Polonia - Foto Nuri Fatolahzadeh © www.giornaledibrescia.it
L'ingresso della spedizione in Polonia - Foto Nuri Fatolahzadeh © www.giornaledibrescia.it
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Il racconto di Nuri Fatolahzadeh, giornalista del Giornale di Brescia, che è in viaggio verso la Polonia con un gruppo di volontari di Folzano che hanno organizzato una delle numerose raccolte di beni di prima necessità per i profughi in fuga dall’Ucraina.

È un altro esercito, quello dei minivan che fanno la spola tra le varie città d’Italia e le frontiere della speranza. Speranza che entra in Ucraina, attraverso gli aiuti consegnati alle ore di sonno archiviate degli autisti. Speranza che esce come un sollievo, quando qualcuno riesce a toccare suolo polacco e a lasciarsi alle spalle le sirene, i bombardamenti, gli attacchi. In una parola: la paura. 

Partono senza perdere tempo gli autisti dei furgoncini, spesso appena finito il turno di lavoro, altrettanto spesso dopo aver strappato al capo almeno un paio di giorni di ferie. Che poi si dice «autisti», ma spesso e volentieri autisti nella vita non lo sono affatto. Sono uomini che di mestiere fanno altro, sono cittadini che dirottano il loro tempo dove può essere più utile, connazionali che vogliono fare la loro parte per la patria anche da qui. Sono comunità.

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