Il vento scopre la terra contaminata, i residenti di Chiesanuova: «Respiriamo amianto e Pcb»

La segnalazione: «Le scorie al parco Parenzo sono all’aria, chi verifica?». Atteso oggi l’intervento della ditta
La terra, che era stata erosa dal parco di via Palermo, è contaminata da amianto e pcb - Foto © www.giornaledibrescia.it
La terra, che era stata erosa dal parco di via Palermo, è contaminata da amianto e pcb - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Chi abita nel quartiere quasi non voleva crederci. Perché «se non fosse così grave, questa sciatteria sembrerebbe quasi una barzelletta». Chiesanuova, adiacenze del parco Parenzo Nord, vento arrogante ma neppure troppo: «Tutto sommato nella media e, soprattutto, in linea con la stagione» tiene a precisare un crocchio di residenti. Fatto sta che il telo che tiene in sicurezza (anzi, dovrebbe tenere in sicurezza) il cumulo di terra avvelenata dall’amianto - oltre che dai Pcb ereditati dalla vecchia Caffaro - volteggia armoniosamente su se stesso. No, niente di poetico. Perché le scorie pronte per essere conferite in discarica, «ora, si respirano e sono finite per la strada, anche vicino alle case» segnala un lettore al GdB poco prima delle 16. E chi nella zona vive, oltre che stufo, è arrabbiato.

C'è preoccupazione

Del resto, quella della bonifica dei parchi di Chiesanuova è una storia tribolata. «Prima l’impalcatura montata in fretta e furia senza dirci nulla per poi scoprire che nella terra rimasta lì per giorni c’era l’amianto, poi tolgono tutto e lasciano questo telo che al primo vento di stagione lascia tutto il materiale scoperto. Ma nessuno controlla questi lavori? Possibile che la ditta non abbia fissato attentamente quel telo? Stiamo parlando di materiale inquinato, non di fiorellini» lamenta Marco, 47 anni, di casa in quartiere da dieci.

«Apprezzo il fatto che si stia bonificando - prosegue Guido - ma bisogna farlo in sicurezza, perché qui la gente ci abita: se ci viene spiegato che la struttura è stata montata per una questione di sicurezza, allora adesso ci devono anche spiegare perché è stata tolta prima di smaltire il materiale. Quel cumulo di terra è all’aria, libero, da ore e ore». In effetti, nel borgo gli imprevisti negli ultimi anni non sono mancati.

La vicenda

Cosa era successo? Appena si è iniziato a scorticare il primo mezzo metro di suolo in due punti del parco di via Palermo «è stato ritrovato materiale contenente amianto in frammenti mescolati al terreno. Tale materiale non era invece stato riscontrato nelle caratterizzazioni dell’area eseguite nel 2018» aveva spiegato la Loggia all’interno della delibera di Giunta che, proprio per questo, ha ufficializzato lo stanziamento di ulteriori 173mila euro, cifra necessaria per la rimozione e il conferimento degli scarti in discarica. La terra contaminata è stata dunque stoccata al parco Parenzo Nord, dove è stato appunto realizzato un deposito temporaneo coperto. A un certo punto, la tensostruttura viene smontata e la terra resta avvolta da un telo. Fino a ieri.

Attorno alle 19.30 scatta il sopralluogo del Comune: sul posto, insieme ai tecnici per supervisionare la situazione, c’è l’ing. Susi Canti. E dalla Loggia assicurano: «Abbiamo allertato la ditta incaricata dei lavori e interverrà». Quando? Se non ci saranno intoppi, entro la giornata di oggi.

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