Il Tar ha annullato il trasferimento del pm Tenaglia

Csm aveva disposto il trasferimento per incompatibilità ambientale. Il magistrato ora è a Verona
L'ingresso del tribunale di Brescia, da dove Tenaglia è stato trasferito - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
L'ingresso del tribunale di Brescia, da dove Tenaglia è stato trasferito - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Per il Tar del Lazio «è stato un processo alle intenzioni». Per questo i magistrati romani hanno annullato il trasferimento disposto dal Csm nei confronti del sostituto procuratore Mauro Leo Tenaglia, ora nell’organico della Procura di Verona e costretto ad abbandonare nei mesi scorsi il suo ruolo nel pool antimafia della Procura di Brescia. Starà ora a Tenaglia la libera scelta di decidere se fare ritorno a Brescia o restare a Verona, dove lavora da più di un anno.

All’origine del provvedimento di trasferimento per incompatibilità ambientale voluto dal Consiglio superiore magistratura c’era stata l’inchiesta a carico del giornalista del Giornale di Brescia Andrea Cittadini, al quale il 24 luglio 2018 vennero sequestrati tablet e telefono alla ricerca di fonti di notizie.

Sequestro che scattò pochi giorni dopo l’articolo pubblicato dallo stesso giornalista sull’apertura di un’inchiesta da parte della Procura di Brescia su uno dei figli dell’allora Procuratore capo Tommaso Buonanno. «Il Csm - scrive il Tar - ha dato per scontata la relazione causa-effetto supportata da una sorta di processo alle intenzioni di cui però non vi può essere alcun riscontro». 

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