Caso Cittadini, per il pm trasferimento per incompatibilità

Per Mauro Leo Tenaglia 11 voti a favore del trasferimento e dieci contrari ai quali si sono aggiunti tre astenuti
Il tribunale di Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Il plenum del Csm ha votato a favore del trasferimento per incompatibilità ambientale del sostituto procuratore Mauro Leo Tenaglia, componente della Dda. Il provvedimento è passato con 11 voti a favore e dieci contrari ai quali si sono aggiunti tre astenuti.

La posizione del magistrato era finita sul tavolo del Csm dopo il caso della perquisizione e del sequestro di tablet e cellulare al nostro collega Andrea Cittadini, del 24 luglio 2018, sei giorni dopo la pubblicazione sul nostro giornale, firma dello stesso Cittadini, dell'indagine della Procura di Brescia a carico del figlio dell'allora procuratore capo Tommaso Buonanno. Secondo chi ha sostenuto il trasferimento di Mauro Leo Tenaglia, dopo l'atto disposto dal pm, valutato come conseguenza della pubblicazione dell'articolo, era venuta meno la fiducia nei suoi confronti da parte dei colleghi della Procura ed era emersa soprattutto «la situazione di forte criticità nei rapporti tra il sostituto Tenaglia - ultimo entrato nella Direzione nazionale antimafia - e gli altri componenti della DDA».

Per i sostenitori dell'archiviazione non c'erano i presupposti del trasferimento perché ritenevano il caso ormai superato sottolineando «l'attualità del buon funzionamento della procura di Brescia». 

 

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