Il ristorante indiano al posto di Blockbuster Video

Via Milano sempre più multietnica: un locale indiano al posto del videonoleggio. Nel bresciano gli imprenditori stranieri sono il 10,9%
  • L'ex Blockbuster di via Milano
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Il nome ancora non c’è: per trovarlo i futuri titolari hanno indetto un concorso online. Chi darà il suggerimento migliore vincerà 300 euro e una settimana di pasti gratis.

Nel frattempo, stanno per partire i lavori al ristorante indiano in via Milano, di fronte alla Guardia di Finanza, nel salone occupato fino a cinque anni fa da Blockbuster Video, la multinazionale da archeologia degli anni Ottanta e Novanta, entrata in crisi all’inizio dei Duemila e fallita nel 2013.

Spazio dunque ai sapori etnici. Uno dei soci, il 48enne pakistano Raja Sheraz, racconta che il cuoco arriverà da Londra: «Non avete mai mangiato niente di simile, ve l’assicuro. Saranno sapori raffinati». Qualche resistenza da parte del vicinato c’è stata, aggiunge, ma ora il progetto è avviato, tanto che il locale dovrebbe aprire entro dicembre.

Un altro segnale di come cambia la via, sempre più a trazione straniera, mentre il Comune ha lanciato un ambizioso programma di riqualificazione. «Ma io mi sento per metà italiano, i miei tre figli sono nati qui. Prima ho lavorato in fabbrica e come trasportatore, adesso sono contento di investire in questa nuova attività a Brescia. Abbiamo voglia di cominciare».

Negozi e locali aperti da immigrati si sono moltiplicati lungo la strada, tanto che si sono mossi anche gruppi finanziari stranieri. A due passi dal futuro ristorante ci sono due filiali di banche marocchine, Chaabi Bank e Attijariwafa Bank, impegnate a farsi concorrenza nel raggio di cinquecento metri. Il mutuo per avviare il ristorante indiano, però, i soci l'hanno ottenuto da una banca bresciana. L'integrazione, a livello economico, viaggia veloce, più di qualsiasi legge in Parlamento: stando ai dati della Camera di Commercio, in provincia di Brescia l'indice di imprenditorialità straniera (la percentuale, cioè, delle attività con il 50% di soci non di origine italiana) è al 10,9%, leggermente inferiore al dato lombardo (11,5%), ma superiore a quello italiano (9,4%). Nel corso del 2016 le imprese straniere nel nostro territorio sono cresciute dello 0,8%, con un +14% rispetto al 2011. 

«Siamo fiduciosi, vogliamo aprire anche a Milano, Cremona e in altre città lombarde», conclude Raja Sheraz. Probabilmente non raggiungerà le dimensioni di Blockbuster (straniero pure quello, tra l'altro), ma la nuova impresa è pronta a partire. In ogni caso, non subirà la concorrenza dell'online: li vediamo fai piatti in fotografati e postati ovunque, ma ai piatti in streaming o download non ci siamo ancora arrivati. 

 

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