Il regno delle pesche apre le porte: il frutteto si fa collettivo

Casa Pedrini a Collebeato organizza domenica una giornata in cui i cittadini potranno coltivare e adottare piante
I due fratelli Girolamo e Cristina Pedrini di Collebeato - © www.giornaledibrescia.it
I due fratelli Girolamo e Cristina Pedrini di Collebeato - © www.giornaledibrescia.it
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Una domenica con le mani nella terra per sostenere attivamente l’agricoltura locale e imparare la lentezza che caratterizza i ritmi della natura. L’invito arriva da Casa Pedrini, storica e conosciutissima azienda agricola avviata tre generazioni fa in via Fiume 10, a Villa di Sopra di Collebeato. Una realtà piccola (circa 3 ettari e mezzo nel complesso) specializzata nella coltivazione e nella vendita diretta di frutta e verdura il cui prodotto di punta, la pesca, negli ultimi anni è sempre salito sul podio della gara promossa dalla Pro loco.

In famiglia

Forse più ancora del premiatissimo frutto era conosciuto Pierino Pedrini, il titolare dell’azienda agricola scomparso nel 2018. Con la scomparsa del «re delle pesche» a portare avanti la tradizione di famiglia ci hanno pensato i figli Girolamo, che già affiancava il padre, e Cristina. L’intento dei fratelli, ora, è aprire le porte per farsi conoscere e spiegare, soprattutto alle nuove generazioni, cosa significa fare agricoltura in una piccola realtà al giorno d’oggi. Il primo appuntamento è in programma domenica alle 9.30 e si chiama «Piantala! Vieni in cascina con noi a piantare il nuovo frutteto».

«Dal momento che disponiamo di un appezzamento dal quale, di recente, abbiamo dovuto levare piante ormai vecchie e improduttive - spiega Cristina -, abbiamo pensato: perché non coinvolgere anche la cittadinanza per creare il nuovo frutteto?».

Le attività

Sotto la sapiente guida dei fratelli Pedrini i partecipanti avranno la possibilità di cimentarsi con le varie tecniche di messa a dimora delle piante di susino, albicocco, pesco, melo e pero e potranno imparare direttamente sul campo con quali ritmi si muove Madre Terra. Ma c’è di più. Domenica Cristina e Girolamo daranno anche la possibilità di adottare una delle nuove piante: si potrà dare un nome all’esemplare scelto e ricevere un certificato di adozione con i propri dati o una dedica, qualora fosse un regalo.

Il primo raccolto è destinato all’adottante, che potrà tornare in azienda agricola a cogliere i frutti e, prima, anche ad innaffiarla e vedere come cambia a seconda delle stagioni. Per informazioni sull’adozione e per comunicare la propria presenza all’appuntamento di domenica si può telefonare al 338.1701161.

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