Il polo logistico Italmark trasloca: il Parco delle Cave si allarga ancora

Il centro sarà realizzato lungo la tangenziale sud, nell’ex Ate 24 invece spazio a verde e ciclopedonale Urbanistica
All'Ate 24 i lavori di ripristino delle sponde del lago che diventerà parte del Parco delle Cave - © www.giornaledibrescia.it
All'Ate 24 i lavori di ripristino delle sponde del lago che diventerà parte del Parco delle Cave - © www.giornaledibrescia.it
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È stata una delle operazioni urbanistiche più contestate della giunta Paroli. Proteste, petizioni, cortei. Ora l’ipotesi di realizzare il nuovo polo logistico Italmark nell’ex cava Gaburri, tra via Serenissima e via Buffalora, viene archiviata. Il progetto traslocherà più a est, sempre in una ex cava (Gaburri), dove era previsto si realizzasse un bitumificio. Così l’ex ambito estrattivo Ate 24 entrerà a far parte del Parco delle Cave: il laghetto non sarà coperto, le sponde saranno rigenerate con tanto di anello ciclopedonale e collegamento con il resto del Parco, fino al lago del canneto.

Gli step

L’operazione, va detto, è solo all’inizio. Ma alle spalle ci sono almeno due anni di interlocuzioni tra la famiglia Odolini (proprietaria del brand Italmark), i progettisti e l’amministrazione comunale. Una trattativa che alla fine, se non vi saranno intoppi, porterà al trasloco del polo logistico e all’ampliamento del Parco. Lo scorso 16 febbraio la giunta ha formalmente avviato l’iter della procedura amministrativa, con la verifica di esclusione dalla Valutazione Ambientale Strategica (Vas) del progetto. Una procedura che dovrebbe durare un paio di mesi. Toccherà poi alla nuova giunta e al nuovo consiglio comunale adottare e approvare il piano attuativo, in variante al Pgt. Piano che mette finalmente nero su bianco una soluzione accarezzata per anni.

Il progetto

L’attuale Piano di governo del territorio (Pgt) prevede la realizzazione del nuovo polo logistico Italmark di 56mila metri quadrati nell’ex cava Gaburri (Ate 24). Il gruppo della famiglia Odolini conta un’ottantina di punti vendita a marchio Italmark a cui se ne aggiungono altrettanti nei settori elettronica, sport, articoli per la casa, bricolage. La crescita ha reso necessaria la realizzazione di un nuovo centro logistico, più adatto alle nuove esigenze di distribuzione. La previsione del Pgt conferma quanto già deciso dalla giunta Paroli nel 2012. Ma prevede anche la «possibilità» di una collocazione diversa del centro logistico su un’area già urbanizzata «tale da determinare una positiva azione di recupero ambientale o rigenerazione urbana». In caso di trasloco non dovranno poi essere versati gli oneri per la «qualità aggiuntiva».

Il centro logistico

Il polo logistico Italmark sarà realizzato sull'Ate 25 © www.giornaledibrescia.it
Il polo logistico Italmark sarà realizzato sull'Ate 25 © www.giornaledibrescia.it

Dopo il dialogo con la Loggia, Italmark ha così deciso di acquistare un’area tra la tangenziale sud e via San Benedetto, vicino al nuovo svincolo di Rezzato (ma sempre nel territorio comunale di Brescia): lì, nell’ex cava, Ate 25, doveva essere realizzato un bitumificio. Nascerà invece il centro logistico Italmark, trasferendo qui 46mila metri quadrati previsti ora in via Buffalora. Una soluzione a ridosso di tangenziale e autostrada, migliore della vecchia ipotesi, con uscita più complessa, su via Buffalora. La famiglia Odolini ha anche acquistato alcuni terreni agricoli incolti lungo la tangenziale, a fianco dell’ex cava, dove sarà realizzata una fascia boscata di 28.550 metri quadrati, che sarà poi ceduta al Comune.

Il nuovo lago

Che accadrà tra via Serenissima e via Buffalora? Come detto, dei 56mila metri quadrati previsti, 46mila traslocheranno a est. Ne resteranno 10mila, che saranno concentrati nella porzione nord-occidentale, a ridosso della Cembre, con destinazione artigianale-produttiva. Un’area che potrebbe interessare proprio alla Cembre in vista di futuri ampliamenti. Tutto il resto dell’ex cava Gaburri sarà invece rinaturalizzato. Sul lato ovest del laghetto è già stato realizzato un percorso ciclopedonale illuminato che da via Buffalora porta in via Serenissima. Sul lato est sono invece in corso alcuni lavori di ripristino delle sponde e di copertura, con la terra dei lavori dell’alta velocità Brescia-Verona. Nei prossimi mesi è prevista la demolizione dei fabbricati esistenti (gli ex uffici della ditta Gaburri) e tutte le altre strutture presenti. Invece che una piattaforma per il centro logistico, le sponde del laghetto dell’Ate 24 saranno recuperate e rimodellate con balze e terrazzamenti e con la piantumazione di alberi e arbusti. L’area diventerà insomma un nuovo tassello del Parco delle cave. Un’area di oltre 230mila metri quadrati che resterà di proprietà di Italmark, ma con vincolo di destinazione a Parco.

Alla Loggia saranno ceduti solo 18.890 metri quadrati dove sarà realizzato, sui lati nord ed est del lago, un percorso ciclopedonale, così da chiudere l’anello attorno all’intera area. Il progetto è già stato affidato a Brescia Infrastrutture. Su via Buffalora è poi prevista una fascia di mitigazione ambientale di 10 metri. Si è anche ragionato su un sottopasso ciclopedonale di via Serenissima, così da collegare l’Ate 24 con gli altri tasselli del Parco. Ma è probabile che l’ipotesi venga accantonata: si riqualificherà quel tratto di via Serenissima per facilitare l’attraversamento della via. Di certo pezzo dopo pezzo il Parco delle Cave sta restituendo ai bresciani interi pezzi di città.

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