È nata l'app per scoprire tutti i segreti del Parco delle Cave

Disponibile per Android e iOS, è stata annunciata durante la presentazione del libro scritto dall’assessore Fabio Capra
UN APP PER IL PARCO DELLE CAVE
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Il Parco delle Cave non avrà più segreti grazie all'app per smartphone sviluppata per aiutare a conoscere le bellezze e le peculiarità dell'area verde ad est della città. L'app, sviluppata da A2A Smart City, è scaricabile gratuitamente sia per sistemi Android sia iOS

La novità è stata annunciata durante la presentazione del libro scritto dall’assessore al Verde Fabio Capra che si è svolta ieri nel salone Vanvitelliano di palazzo Loggia. 

Il volume

«Brescia, il Parco delle Cave» edito da Compagnia della stampa Massetti Rodella Editori, con fotografie di Cristian Penocchio, racconta come si sia arrivati alla realizzazione di un’area di mitigazione ambientale estesa su quattro milioni di metri quadrati là dove prima esistevano cave di sabbia e bitumifici.

  • La presentazione del libro di Fabio Capra sul Parco delle cave
    La presentazione del libro di Fabio Capra sul Parco delle cave
  • La presentazione del libro di Fabio Capra sul Parco delle cave
    La presentazione del libro di Fabio Capra sul Parco delle cave
  • La presentazione del libro di Fabio Capra sul Parco delle cave
    La presentazione del libro di Fabio Capra sul Parco delle cave
  • La presentazione del libro di Fabio Capra sul Parco delle cave
    La presentazione del libro di Fabio Capra sul Parco delle cave
  • La presentazione del libro di Fabio Capra sul Parco delle cave
    La presentazione del libro di Fabio Capra sul Parco delle cave
  • La presentazione del libro di Fabio Capra sul Parco delle cave
    La presentazione del libro di Fabio Capra sul Parco delle cave

«Il mio non è un libro, è un diario, in cui parlo di me ma anche della mia esperienza amministrativa - ha affermato l’assessore -, in cui racconto di questi ultimi cinquant’anni con l’ausilio di documenti che ho messo in ordine durante il lockdown, e che ho voluto scrivere anche per fare memoria delle tante persone che con me si sono impegnate per arrivare alla realizzazione del parco».

Una grande opera, come l’ha definita la vicesindaco Laura Castelletti, «straordinaria nel suo riportare la natura al suo posto e che con il Parco delle colline va a comporre quel grande abbraccio verde alla città», che rappresenta anche un modello amministrativo di partecipazione.

Nel volume-diario Capra parla della sua storia personale, della sua militanza nella Democrazia cristiana, dell’officina politica creata da don Battaglia a Buffalora, dell’impegno amministrativo e delle lotte a suon di osservazioni ai vari piani cave che si sono succeduti negli anni, per arrivare alla creazione del parco. Una ricostruzione nel tempo ben documentata, che l’ex sindaco Paolo Corsini ha ripercorso citando chi - come Luigi Bazoli nel 1972-73 insieme all’architetto Benevolo, e Cesare Trebeschi poi - mise le basi per arrivare a realizzarlo, «frutto di una programmazione politica» perseguita anche negli anni successivi, proprio grazie all’impegno di amministratori come Capra.

Impegno e fatica che hanno consentito a Brescia di «arrivare a un risultato così grande - ha sostenuto il sindaco Emilio Del Bono - che rimarrà come eredità straordinaria per le generazioni che verranno, segno evidente che ciò che era industriale può essere rinaturalizzato, e che quella intrapresa è la strada giusta per sanare le ferite del territorio. Una bella pagina di buona politica».

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