Il Comitato in Broletto: «Per il fiume Chiese chiediamo collaborazione»

I rappresentanti delle associazioni contro il depuratore del Garda lamentano la mancata risposta della Prefettura
La manifestazione dei gruppi ambientalisti davanti al Broletto - Foto © www.giornaledibrescia.it
La manifestazione dei gruppi ambientalisti davanti al Broletto - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Lotteranno, sino a quando si potrà. Per amore del Chiese, contro il progetto attuale del depuratore del Garda che lo vuole collettore per i residui fognari depurati del lago. Determinati, sino in fondo. Lo ribadiscono i componenti del Comitato di coordinamento dei referenti territoriali che venerdì hanno dato vita ad un presidio nel cortile del Broletto, mentre la postazione su piazza Duomo era affidata ai volontari del presidio 9 agosto che stazionano h24 da 393 giorni.

I rappresentanti del Comitato ambiente Basso Garda, Alessandro Scattolo, del Comitato referendario acqua pubblica, Sergio Aurora, e delle Mamme del Chiese, Piera Casalini, hanno spiegato le ragioni della loro protesta. «Dopo aver incontrato nello scorso febbraio il commissario, il prefetto Maria Rosaria Laganà, - hanno affermato - e dopo averle fatto recapitare un corposo dossier che, dati scientifici alla mano, illustrava quanto affermiamo da tempo, dal palazzo che dovrebbe accogliere le istanze del territorio per trasferirle a chi ci governa è stato silenzio assoluto».

Per questa ragione ogni gruppo, associazione e comitato aderente ha scritto e fatto protocollare in Prefettura una lettera per sollecitare un incontro. «Sinora - hanno continuato - l’atteggiamento che dobbiamo sottolineare è un assoluto arroccamento nei confronti del territorio, mentre il nostro paziente lavoro che va avanti da oltre un anno sta sviluppando una coscienza ambientale in coloro che ci avvicinano che è di grande soddisfazione».

Non si ferma nel frattempo il programma che il Comitato di coordinamento ha stilato. Dopo la manifestazione di Salò, il prossimo 2 ottobre è programmata una camminata sui ponti lungo il fiume Chiese, mentre il 7 si svolgerà una grande fiaccolata a Montichiari. «Abbiamo capito come sia purtroppo ancora assente in alcune istituzioni la consapevolezza del valore che può avere il coordinamento e l’unità tra gli enti, a maggior ragione davanti al progetto del depuratore gardesano che, se venisse davvero realizzato, causerebbe danni inimmaginabili. La speranza che sorregge le nostre azioni, fatti salvi i principi che ci hanno da sempre confortato, è che le strade della collaborazione possano tornare ad incrociarsi».

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