Il climatologo Mercalli: «L'ottobre più caldo degli ultimi 250 anni»

Ospite di Confartigianato, il meteorologo ha aggiunto: «Le proiezioni per il mese di novembre ci dicono che sarà un mese molto mite e asciutto»
MERCALLI: LE SOLUZIONI CI SONO
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«È l'ottobre più caldo degli ultimi 250 anni. E anche le proiezioni per il mese di novembre ci dicono che sarà un mese molto mite e asciutto». Lo afferma - non senza suscitare qualche nostra preoccupazione - il meteorologo e climatologo Luca Mercalli, intervenuto alla Confartigianato di Brescia per l'incontro dal titolo «Sul surriscaldamento della terra, ormai è guerra fredda», nell'ambito della IVX Settimana per l'energia che si svolge in tutta la Lombardia dal 24 al 28 ottobre.

Se da un lato queste temperature ci consentono un risparmio di gas, «il fatto di non accendere il riscaldamento non nasconde che siamo di fronte ad un'impressionante anomalia climatica, con questa lunga coda di un'estate che peraltro è stata la seconda più calda degli ultimi anni e caratterizzata da una grandissima siccità».

Abbiamo fatto passare trent'anni - dal Summit sulla terra di Rio, da quando fu firmata da tutte le nazioni la Convenzione quadro sui cambiamenti climatici - e ora ci stiamo muovendo su un crinale molto pericoloso, con scelte che vanno in tutt'altra direzione rispetto alla Transizione energetica.

Consigli per le imprese

Mercalli si è rivolto ad una platea di artigiani, rappresentati nell'occasione dal presidente di Confartigianato Brescia Egenio Massetti e da Carlo Piccinato, segretario generale di Confartigianato Lombardia. A loro l'esperto climatologo ha dato alcuni suggerimenti come «l'autoproduzione di energia, sfruttando i tetti delle loro imprese o officine per posizionare pannelli fotovoltaici, fare più efficientamento energetico dei loro edifici e sprecare meno energie. Imparare anche a risparmiare il più possibile materie prime e riciclare.

L'artigiano - ha detto Mercalli - ha la libertà della creatività, che ha sempre dato nel nostro Paese risultati, non prendendo più come bussola la competitività internazionale, mentre con il proprio prodotto e le proprie idee creative si può diventare attori della sostenibilità mondiale».

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