Il Capo della Polizia a Brescia: «È momento della responsabilità»

Il prefetto Gabrielli in visita per la commemorazione di due agenti morti nel 1970 ha parlato anche di Covid-19 e della nostra Questura
GABRIELLI: "SERVE RESPONSABILITA'"
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«È il momento delle responsabilità. Più i cittadini saranno irresponsabili è più le limitazioni dovranno aumentare». Lo ha detto il Capo della Polizia Franco Gabrielli, a margine di una vista a Brescia per ricordare le guardie di pubblica sicurezza Angelo Pellegrino e Battista Prati morti nell’assolvere il proprio dovere nel 1970.

Sono state svelate due targhe commemorative: a Villa Carcina (via Fucina), teatro dell'incidente che costò la vita a Pellegrino, originario di Sessa Aurunca e impegnato il 15 maggio 1970 in un servizio di pattuglia in moto, e in via Don Milani a Botticino, comune del quale era originario Prati, caduto vittima quattro giorni più tardi di un incidente stradale mentre era in servizio a Nuoro. Gabrielli ha poi incontrato i familiari delle vittime.

«Credo - ha detto Gabrielli parlando del Covid-19 - che non bisogna entrare in una situazione di paura. Bisogna rispettare le indicazioni e come Polizia di Stato saremo sul territorio per far rispettare le indicazioni dei Dpcm governativi».

Gabrielli, incalzato dai cronisti, ha anche affrontato il tema del futuro della Questura della Leonessa. «Aspettiamo le indicazioni del Consiglio dei MinistrI, ma posso dire che a breve ci sarà un cambio ai vertici della Questura di Brescia. Leopoldo Laricchia, attuale questore a Brescia, sarà sostituito - ha aggiunto Gabrielli - non perché non abbia lavorato bene, ma perché destinato ad un nuovo incarico di prestigio. Al suo posto arriverà un collega valido che proseguirà il lavoro fatto su un territorio, quello di Brescia, ritenuto strategico e importante per l’Amministrazione» ha concluso.

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