Il camper è equiparato alla seconda casa? Dove si può andare?

Da oggi per tre giorni torniamo in zona arancione: ecco le risposte ai vostri tanti quesiti
Un camper parcheggiato nella zona del lago di Garda - Foto © www.giornaledibrescia.it
Un camper parcheggiato nella zona del lago di Garda - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Oggi l’Italia torna per tre giorni a essere zona arancione. Saranno aperti tutti i negozi e all’interno del proprio Comune ci si potrà spostare senza autocertificazione. Ma sono ancora molte le restrizioni da rispettare per evitare il diffondersi del coronavirus. Molti lettori ci hanno inviato i loro dubbi alla mail coronavirus@giornaledibrescia.it, cui cerchiamo di dare risposte avvalendoci della collaborazione della Prefettura.

Monica chiede: il camper può essere considerato come una seconda casa? Io e mio marito possiamo recarci in camper in un comune diverso dal nostro all’ interno della regione?
Il camper può essere equiparato a una seconda casa e come tale rientra nella stessa disciplina. Pertanto ci si dovrà collocare in un solo posto e adottare le stesse precauzioni e gli stessi distanziamenti previsti dalla legge.

Silvia domanda se la sorella, che abita a Iseo, lunedì 28, può andare a trovare la mamma ospite in Casa di riposo a Brescia, avendo un appuntamento già fissato.
Sì, potrà venire a Brescia ma deve ricordarsi di portare con sé la comunicazione ricevuta dalla Casa di riposo per la visita.

Dominique vuole sapere se in auto le due persone che si muovono per andare a trovare amici o parenti devono essere conviventi o possono essere anche due amici.
Se in automobile non ci sono conviventi vanno rispettate le stesse misure di precauzione previste per il trasporto su mezzi non di linea: ossia anteriormente ci dovrà essere solo chi è al volante, mentre dietro si potranno sedere due passeggeri al massimo per ciascuna fila di sedili, con obbligo per tutti di indossare la mascherina. L’obbligo di indossare la mascherina può essere derogato nella sola ipotesi in cui la vettura risulti dotata di un separatore in plexiglas fra la parte anteriore e quella posteriore, poiché in questo caso è ammessa la presenza del solo conducente davanti e di un solo passeggero seduto dietro.

Michele rappresenta una società sportiva che pratica attività in montagna in forma collettiva e individuale: corsa in natura, escursionismo invernale, sci di fondo, scialpinismo ed anche ciclismo. Chiede se nei giorni arancione per praticare tali attività è possibile recarsi in altro comune all’interno della stessa regione. E aggiunge un ulteriore quesito: poiché è consentita la visita ad amici o parenti anche fuori dal proprio comune, dopo la visita si può restare presso la loro abitazione ed in seguito praticare attività sportiva?
Nei giorni rossi l’attività sportiva può essere svolta solo in forma individuale, all’aperto e solo nel proprio comune così come prevede l’articolo 3, comma 4, lettera «e» del Dpcm 3 dicembre 2020. Tuttavia, scrive il Governo nelle Faq al Dpcm, nell'attività sportiva è possibile entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all'attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza. Nei giorni arancione è possibile spostarsi solo da comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti e nel raggio di 30 km e mai per raggiungere il capoluogo. Infine la risposta all’ultima domanda di Michele è: no, la visita va fatta solo presso l’abitazione.

 

 

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