I ragazzi bresciani della Gmg arrivano a Montserrat col vescovo Sigalini

Bianca Terzoni
Durante la celebrazione della messa con catechesi nella città spagnola i ragazzi hanno ascoltato la riflessione del sacerdote
GMG, LA CHIESA E I GIOVANI
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Prosegue il viaggio dei ragazzi bresciani verso la Giornata mondiale della gioventù a Lisbona. Dopo la tappa a Barcellona - con celebrazione nella Sagrada Familia-, il gruppo è arrivato questa mattina a Montserrat, dove oltre alla visita della città si è svolta la Santa messa con catechesi presieduta da mons. Sigalini

La riflessione 

Durante la celebrazione, si è fatto riferimento al brano tema della Giornata di quest'anno: l'episodio in cui Maria, dopo aver ricevuto la visita dell'arcangelo Gabriele, va a trovare Elisabetta. Il vescovo Domenico, durante la riflessione, ha pensato alla figura di Maria: una donna giovane e fragile, che si trova di fronte alla potenza del Creatore. «So di osare troppo con la mia debolezza di creatura, ma se tu mi chiami, se mi fai questa proposta mi darai anche la forza di viverla senza riserve» si legge nel passaggio. 

La messa presieduta da mons. Sigalini -  Foto © www.giornaledibrescia.it
La messa presieduta da mons. Sigalini - Foto © www.giornaledibrescia.it

«Maria è la nostra speranza viva, ma ha vissuto anche la prova e in questa la sua fiducia in Dio non venne meno, anzi divenne la sua vera e profonda esperienza di fede - commenta mons. Sigalini -. Quando siamo coinvolti in eventi importanti per la nostra vita o siamo caricati di qualche grande responsabilità, sentiamo il bisogno di un aiuto, di una solidarietà, di una compagnia. Prima o poi però resti solo con la tua decisione e la tua responsabilità». Così come Maria, anche noi nella vita siamo messi alla prova e ad un certo punto rimaniamo soli con le nostre scelte: «È la solitudine non disperata, ma difficile di ogni credente e lo sarà poi di ogni cristiano». Maria resta sola, ma nella fede e nel rapporto intimo con Dio trova la sua forza: «Una donna di grande fede: une fede che sicuramente vive nella sua esistenza». 

L'intervista a mons. Sigalini

Il vescovo che accompagna i ragazzi nel loro viaggio verso Lisbona ha ricordato la creazione della Giornata mondiale della gioventù: «Il vero artista della Gmg è Papa Giovanni Paolo II, l'ha voluta fortemente». L'esperienza che ricorda con più piacere è quella dell'anno 2000. «Papa Wojtyla diceva sempre di prepararsi al secolo futuro, diceva ai giovani di portare avanti la vita cristiana». 

Nel corso degli anni, la Gmg in qualche modo è evoluta assieme ai giovani. «È stata in grado di reinterpretare l'esperienza del mondo giovanile - prosegue mons. Sigalini-, mettendola a contatto con un dato di fede che è sempre fondamentale e definito: la persona di Gesù». 

Una delle domande più frequenti è di cosa ha bisogno la Chiesa di oggi. A questo quesito mons. Sigalini prova a rispondere: «I giovani hanno bisogno di una nuova cultura della fede, perché il mondo giovanile ha ormai un altro tipo di cultura. Vogliono una Chiesa capace di dialogare anche sui loro mondi». Il vescovo manda poi un augurio ai ragazzi lungo il percorso verso il Portogallo. «Devono vivere la giornata in maniera intensa e aver coraggio di trasmettere la propria fede anche agli altri». 

La sosta a Montserrat è breve: dopo pranzo, si riparte per la capitale spagnola Madrid. L'arrivo a Lisbona è previsto invece per mercoledì 2 agosto, a cui seguirà il giorno dopo l'accoglienza di Papa Francesco. 

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