Oltre 1.700 giovani alla Gmg a Lisbona: «Grande entusiasmo e voglia di esserci»

«Non siate pigri ed egoisti». Con questa incitazione papa Francesco si è rivolto ai giovani che parteciperanno settimana prossima alla Giornata mondiale della gioventù. «Mi piacerebbe vedere a Lisbona un seme del mondo del futuro. Un mondo dove l’amore sia al centro, dove possiamo sentirci sorelle e fratelli. Siamo in guerra, abbiamo bisogno di qualcos’altro».
E all’appello di Bergoglio hanno risposto ancora una volta, con straordinario entusiasmo, i giovani bresciani. Gli iscritti alla Gmg sono oltre 1.700, più di 60 gruppi di 100 parrocchie. «Non ci aspettavamo una partecipazione così massiccia», sottolinea don Giovanni Milesi, responsabile della pastorale giovanile della Diocesi di Brescia; «anche per il caro prezzi che ovviamente ha colpito anche questo evento, pensavamo in un’adesione più contenuta. Invece è stato il contrario, evidentemente dopo tanti anni di attesa (l’ultima Gmg è stata a Panama nel 2019) la voglia di esserci ha vinto su tutto. In questi giorni, anche per quanto mi raccontano i vari sacerdoti e capigruppo, l’entusiasmo è in continua crescita. C’è gioia, voglia di partire, di vivere un’esperienza straordinaria, e ovviamente di incontrare papa Francesco».
In viaggio
Ovviamente non ci sarà un’unica partenza, ogni gruppo si gestisce in autonomia; 400 giovani hanno aderito alla proposta diocesana, con tappe di avvicinamento. Conclusa la Gmg, lunedì 7 agosto, lungo la strada del ritorno, faranno tappa a Lourdes. In linea di massima, la partenza sarà nella giornata di domani. Ad accompagnare i pellegrini diocesani ci sarà monsignor Domenico Sigalini, già responsabile della pastorale giovanile della Cei e tra gli organizzatori delle Giornate mondiali della gioventù durante il pontificato di Giovanni Paolo II; in particolare si occupato di quella straordinaria che ha preso corpo durante il grande Giubileo del 2000.
Giornata mondiale della gioventù, ma non solo, nel 42° viaggio internazionale di papa Francesco, appunto dal 2 al 6 agosto prossimi in Portogallo. Viaggio anche mariano, perché per una intera mattinata il Pontefice si recherà a Fatima (è la seconda volta per lui, quarto Papa dopo Paolo VI, Giovanni Paolo e Benedetto XVI a visitare la Cova da Iria, dove la Madonna apparve ai tre pastorelli nel 1917). Per quanto riguarda i numeri complessivi, sono circa 500mila i giovani iscritti (ma cresceranno ancora) di 200 nazioni, 65mila gli italiani. Nella capitale portoghese si parla infatti di circa un milione di ragazzi provenienti da tutto il mondo; saranno assistiti da 20mila volontari di 150 Paesi. Per le catechesi provvederanno 700 vescovi e 20 cardinali.
Dal mondo
Il gruppo più numeroso, ovviamente, è quello dei giovani portoghesi, a seguire gli spagnoli e al terzo posto, con 65mila ragazzi pronti a partire, c’è l’Italia. La delegazione più piccola è quella che arriverà da Saint Kitts e Navis, Antille, con un solo rappresentante. Ma gli occhi saranno inevitabilmente puntati sulle delegazioni dell’Ucraina e della Russia. Dal Paese «martoriato», come lo definisce sempre Papa Francesco, arriveranno in cinquecento, per lo più ragazze e giovani sacerdoti perché la legge marziale non consente viaggi ai giovani uomini. Dalla Russia, che è sempre stata presente alle Gmg, non si hanno indicazioni ufficiali ma si parla di una presenza di alcune decine di giovani. Si penserà a loro soprattutto con la tappa di Fatima, sabato 5 agosto, dove il Papa è voluto tornare proprio per pregare per la pace.
Il racconto
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