I Consigli di quartiere: «Cascina Maggia diventi la porta verde di Brescia»

La proposta dei Consigli di quartiere della zona est diventa anche un appello in vista delle elezioni amministrative
Cascina Maggia - © www.giornaledibrescia.it
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Trasformare la Cascina Maggia nella «porta» della cintura verde di Brescia, con ostello per cicloturisti, giovani, sportivi, spazi per il co-working, laboratori teatrali, ambulatori medici popolari, servizi di assistenza psicologica per il disagio sociale, spazi espositivi, attività didattiche, proposte legate ai temi ambientali e del riuso, convegni sullo sviluppo del Parco Agricolo-Cave.

Una «proposta di progettazione partecipata» per condividere con i quartieri della zona est della città e le associazioni del territorio il futuro di questo complesso comunale, chiuso da tempo. Dopo lo stop legato al Covid, ora i Consigli di quartiere rilanciano la loro proposta in vista del voto di maggio.

«Questo progetto nasce nel 2020 - ricorda Francesco Tomasini, presidente del Cdq di San Polo Parco -. L’idea sorse nell’ambito di un tavolo di confronto tra associazioni, Cdq e Assessori, e prese poi forma quando il Comune lanciò un avviso di manifestazione di interesse, sollecitando proposte per il futuro della Cascina Maggia. Era un periodo storico complicato, in piena crisi covid. Quell’anno, la Cascina Maggia era diventata Cascina Speranza, una bellissima ed efficace iniziativa nel contrasto alla pandemia».

I rappresentati dei Consigli di quartiere e delle associazioni - © www.giornaledibrescia.it
I rappresentati dei Consigli di quartiere e delle associazioni - © www.giornaledibrescia.it

Ora però i quartieri chiedono che si riprenda il filo del discorso, accantonando altre ipotesi, dalla vendita dell’immobile comunale al trasloco in quest’area dello stadio. Il progetto è caldeggiato da tutti i quartieri della zona est e da alcune associazioni (ASD Junior Rugby Brescia, Hockey CusCube Brescia, La Buona Terra, APS Volontari Brescia 3, Associazione Rugbisti Bresciani, FlyFit Brescia, Brescia Baseball). «Ora che il peggio (del Covid) sembra essere finalmente alle spalle - Luca Sainaghi, del Rugby Brescia - associazioni e cdq si sono nuovamente riuniti, per ampliare insieme quel sogno e condividerlo con altri sognatori. Siamo consapevoli che le risorse necessarie siano ingenti, per questo non abbiamo preclusioni sulle forme con cui realizzarlo. È anzi un sogno aperto e in continuo divenire».

«La Cascina Maggia - aggiunge Sara Rizzardini de La Buona Terra, l’associazione che ogni sabato mattina organizza il mercatino bio nello spazio antistante la cascina - potrebbe essere un bellissimo esperimento di cascina didattica, la prima di questo genere a Brescia. Verrebbe così valorizzato il contesto del parco agricolo, in cui la cascina è inserita». Quello didattico è un aspetto fondamentale del progetto.

«La cascina è un edificio simbolico del nostro quartiere e creare sinergie con le scuole sarebbe un grande valore aggiunto» precisa Daniela Panada di APS Volontari Brescia 3. Da qui l’appello al prossimo sindaco, chiunque esso sia. «Chiediamo che anche la nuova Amministrazione avvii un tavolo con enti e associazioni per proseguire questo esperimento di progettazione partecipata, esortando sin d'ora tutte le forze politiche che si candidano a guidare la città a impegnarsi in tal senso» è l'invito di Marco Vinai di Hockey CusCube Brescia.

«Sogniamo che la Cascina Maggia possa seguire le orme del Mo.Ca. e rinascere a nuova vita, aggregando realtà e aprendosi alla popolazione dell’intera città, non solo della zona Est - chiude Tomasini . Ciò che è certo - precisa - è che l’area non possa essere la sede del nuovo stadio del Brescia Calcio, come alcuni hanno ipotizzato: si disperderebbe un patrimonio sportivo, associativo e civico ormai integrato col territorio».

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