«Guarda con me» per far vedere i disegni ai bimbi

La Pinacoteca dell’età evolutiva «Cibaldi» mantiene i contatti tramite i social
PINAC, GUARDA CON ME
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«Guarda con me» è il nome del nuovo progetto lanciato dalla fondazione PInAC (Pinacoteca dell’età evolutiva A. Cibaldi) di Rezzato, per restare vicina in questo tempo di isolamento forzato per il coronavirus, a tutti i bambini del territorio e non solo, alle loro famiglie e per far conoscere una delle poche realtà museali al mondo dedicate all’arte infantile.

«Guarda con me» vuole continuare a far scoprire i disegni del proprio archivio attraverso i volti e le voci dello staff PInAC, uomini e donne che molte volte sono dietro le quinte. Gli operatori, artisti e amministratori della pinacoteca, estrarranno dai cassetti del museo, che contengono migliaia di disegni di piccoli artisti provenienti da tutto il mondo, il loro disegno del cuore per raccontarlo sotto forma di storia, avvalendosi di un video.

Il progetto è nato in questi giorni, a causa della chiusura straordinaria del museo dovuta all’emergenza sanitaria, con la finalità di mantenere un rapporto vivo con il proprio pubblico. A giorni alterni saranno pubblicati i video sulla pagina Facebook, sul canale Youtube e sul sito www.pinac.it.  

I primi a raccontarsi saranno l’artista Armida Gandini, che spiegherà come nasce un disegno prendendo spunto da un suo laboratorio e, illustrerà l’elaborato scelto. In questo caso «Il filo rosso della pace» realizzato da un bambino bresciano di 7 anni.

Giulia Ravelli, operatrice museale, ha scelto di illustrare «La danza delle lucerne», la pittrice è una bimba di Lucca di 8 anni. Massimiliano Vitali, responsabile PInAC, parlerà di come ha imparato a guardare un disegno attraverso gli occhi di una piccola visitatrice. Anche per lui il titolo è «Il filo rosso della pace»  in questo caso però a dipingerlo è stato un bambino dodicenne del Burkina Faso.

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