«Green box» stracolmi, colpa della primavera e del caso autisti
Montagne di verde debordano dai «green box». In molti, in città, vogliono sapere cosa stia succedendo: è tutta colpa delle classiche (e quindi prevedibili) potature di marzo se i cassoni faticano a contenere le ramaglie? Il numero dei «green box» è forse insufficiente? I cittadini li utilizzano in modo scorretto? O ci sono dei problemi nelle operazioni di svuotamento?
A2A Ambiente ammette che un disguido c’è stato. La società segue la raccolta e il trasporto dei rifiuti vegetali facendo leva sul personale e sui mezzi dell’impianto di Bedizzole acquistato alla fine del 2016. Gli autisti «sono però passati dalle otto unità dello scorso novembre alle sole quattro unità nella scorsa settimana, a causa di una serie di dimissioni. Le pratiche per l’assunzione di tre nuove persone stanno comunque procedendo velocemente. Stiamo inoltre programmando un graduale rinnovo del parco mezzi: due Euro 6 arriveranno in aprile».
Ma la questione non è legata solo ai disguidi organizzativi: «La riduzione del numero di autisti disponibili - aggiunge la società - è coincisa con l’aumento delle potature dovuto all’arrivo della bella stagione».
I contenitori per sfalci e potature sono 230. L’assessore all’Ambiente Gianluigi Fondra annuncia che ne sono in arrivo altri nella zona nord. Ma per Legambiente Brescia i «green box» vadano «eliminati e sostituiti da un servizio a chiamata».
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