«Global Game Jam», doppia presenza bresciana alla maratona dei creatori di videogiochi

La Scuola Internazionale di Comics di Brescia e la Safe Place Jam in trasferta a Rezzato creeranno videogiochi in 48 ore
Il logo del Global Game Jam, l'evento legato alla creazione di videogiochi - © www.giornaledibrescia.it
Il logo del Global Game Jam, l'evento legato alla creazione di videogiochi - © www.giornaledibrescia.it
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Il panorama videoludico è un mondo che molto spesso viene preso di mira perché considerato causa di distrazioni e cattive abitudini nei ragazzi. Spesso ci si dimentica che invece i videogiochi, riconosciuti dal 2021 come forma d'arte dallo Stato italiano, sono occasione di aggregazione, inclusione e soprattutto di creatività.

A far da testimone nel Bresciano ci sono due differenti realtà che, dal 3 al 5 febbraio, parteciperanno al Global Game Jam, il più grande evento (rigorosamente online) dedicato alla creazione di videogiochi con decine di migliaia di partecipanti e centinaia di sedi in tutto il mondo. Nello specifico saranno la sede bresciana della Scuola Internazionale di Comics e la Safe Place Studio, squadra di sviluppo del Mantovano ma cofondata da una bresciana, tanto che lavorerà da Rezzato.

Il Global Game Jam 2023

«The Global Game Jam» è un’organizzazione senza profitto californiana che si pone come obiettivo la crescita delle conoscenze e della creatività degli sviluppatori videoludici. A tal proposito, dal 2009 e con cadenza annuale, viene proposta una vera e propria maratona di 48 ore dove i «jam» (i gruppi), dopo aver ascoltato i consigli degli organizzatori e aver appreso il tema centrale qualche giorno prima dell'inizio della gara, si sfidano nella creazione di videogiochi. Quest'anno, l'evento potrà essere svolto dal 30 gennaio al 5 febbraio 2023.

Il Global Game Jam dell’anno scorso ha visto la partecipazione di oltre 33.000 «jammer» (gli iscritti) divisi nei 681 siti in 100 Paesi diversi. Il montepremi, vinto da un’associazione messicana, ammontava a 2.500 dollari.

Ma non è questa l’ambizione dei partecipanti. Ciò che spinge a mettersi in mostra è la rilevanza dell’evento stesso che offre la possibilità di divertirsi e di esplorare nuovi ruoli, strumenti, linguaggi e confini videoludici.

Un punto di partenza per creare rapporti di amicizia e di collaborazione con gli altri sviluppatori, gettando le basi per una carriera di successo. E perché no, talvolta trovando anche fortuna con i propri progetti.

La scuola di Comics di Brescia

  • Alcuni membri della Scuola Internazionale di comics a Brescia in azione
    Alcuni membri della Scuola Internazionale di comics a Brescia in azione
  • Alcuni membri della Scuola Internazionale di comics a Brescia in azione
    Alcuni membri della Scuola Internazionale di comics a Brescia in azione
  • Alcuni membri della Scuola Internazionale di comics a Brescia in azione
    Alcuni membri della Scuola Internazionale di comics a Brescia in azione
  • Alcuni membri della Scuola Internazionale di comics a Brescia in azione
    Alcuni membri della Scuola Internazionale di comics a Brescia in azione

La sede bresciana della Scuola Internazionale di Comics, con la direzione artistica di Marta Comini e la coordinazione di Maria La Duca, ha aperto i battenti nel 2009, in corso Matteotti 54, offrendo numerosi corsi triennali, annuali e brevi tra i quali quelli per il fumetto, per l’illustrazione, di ConceptArt, Web Design e molti altri ancora.

Per l’evento mondiale sui videogiochi, fortemente voluto dagli studenti, la scuola è riuscita a mettere insieme un jam composto da 25 membri che lavorerà tutta in presenza nelle aule del plesso. Questi saranno suddivisi in 6 squadre che, in contemporanea, si occuperanno ognuno di uno specifico ambito di progettazione quali la concept art, la programmazione (mediante linguaggi Java e Unity su tutti), il sound design e il game design.

Di questo gruppo faranno parte studenti della scuola, ospiti esterni con altre competenze e i docenti. In particolare, saranno presenti Alessandro Muscillo (che in prima persona si è occupato della jam) e Sofia Bolognesi, coordinatori del ciclo di studio triennale sulla concept art, una componente fondamentale nella creazione di un videogioco. Il corso ha come obiettivo quello di formare professionisti con competenze valide e con un portfolio ampio e aggiornato per il mondo del lavoro di oggi.

Per la scuola i lavori partiranno venerdì 3 gennaio nel pomeriggio e nella giornata di sabato 4, dalle ore 15, la scuola sarà aperta per permettere a curiosi e appassionati di assistere a tutto il gruppo all’opera. Sarà un «open day» dimostrativo di orientamento che, fino a sera inoltrata, permetterà di capire come funziona questo mondo e questa professione.

La Safe Place Jam 2023

  • Fabiola Bonfanti, COO di «Safe Place Studio srl» che vive a Rezzato e tutto il team
    Fabiola Bonfanti, COO di «Safe Place Studio srl» che vive a Rezzato e tutto il team
  • Fabiola Bonfanti, COO di «Safe Place Studio srl» che vive a Rezzato e tutto il team
    Fabiola Bonfanti, COO di «Safe Place Studio srl» che vive a Rezzato e tutto il team
  • Fabiola Bonfanti, COO di «Safe Place Studio srl» che vive a Rezzato e tutto il team
    Fabiola Bonfanti, COO di «Safe Place Studio srl» che vive a Rezzato e tutto il team

Tra i tre fondatori di «Safe Place Studio srl», compagnia italiana dedicata alla creazione di videogiochi con sede a Marcaria, in provincia di Mantova, c’è Fabiola Bonfanti, 3D artist residente a Rezzato.

Fabiola Bonfanti è originaria di Desenzano. Dopo aver conseguito il diploma al liceo di Scienze umane a Brescia, ha deciso di frequentare la facoltà di psicologia dell’Università di Padova. Ma la passione per i videogiochi che l’aveva sempre accompagnata era più forte: gli studi sono così proseguiti sempre a Padova, ma all’Event Horizon School, una scuola di videogiochi. Dopo soli tre anni, assieme a Iszac Parise e Alessandro Stoduto, ha poi fondato la Safe Place Studio srl e ha iniziato a creare un videogioco che ha visto la luce lo scorso ottobre su Steam, chiamato «Venice 2089».

Il jam creato per l’occasione, denominato «Safe Place Jam 2023», avrà un team formato da 13 giovani di età compresa tra i 22 e i 32 anni, provenienti dal Veneto e dalla Lombardia. I ragazzi si sono conosciuti tutti alla scuola di videogiochi di Padova, dove hanno potuto affinare le loro tecniche di design, programmazione, sound design e di immagini 2D e 3D.

L’ambizione del gruppo, non nuovo all’evento al quale ha partecipato anche nell’edizione del 2022, è quella di creare videogiochi di cui essere fieri, trovando uno spazio in pianta stabile nel rigoglioso panorama dell’industria videoludica italiana.

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