Gas ed elettricità, un bresciano su tre non è ancora passato al mercato libero

Per chi non decide scatta l’offerta «Placet» con l’attuale gestore del metano. Domani le aste per la luce
Gas domestico - © www.giornaledibrescia.it
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La liberalizzazione del mercato del gas è arrivata, a luglio toccherà all’energia elettrica. È la fine del mercato tutelato, una situazione che in molti ha ingenerato una certa ansia. Cosa fare? Va detto che la grande maggioranza ha già preso una scelta.

Vediamo i numeri, nel territorio bresciano sono attive 495mila utenze del gas e 635mila sul fronte energia elettrica. Il 70% di tutti questi è, appunto, già passato al mercato libero durante gli scorsi mesi, circa uno su tre deve ancora decidere (fonte Arera, dati a luglio 2023). I consumatori che però appartengono ad una delle categorie considerate «vulnerabili» (tra questi gli over 75) avranno accesso  ad una sorta di proroga della maggior tutela, come la «Tutela della vulnerabilità» per il gas e il «Servizio di maggior tutela» per la luce.

Passaggio

A2A è tra i maggiori gestori di gas ed elettricità sul nostro territorio, parliamo della situazione con Paolo Bellotti, responsabile Marketing e Vendite A2A Energia.

«Una precisazione preliminare - sottolinea subito - il passaggio al mercato libero non richiede interventi straordinari», questo perché «non ci sarà mai alcuna interruzione di servizio né alcun costo per il passaggio, e non bisogna neppure sostituire l’impianto già in uso». In ogni momento è possibile passare al mercato libero avendo la possibilità di scegliere l’offerta più adatta al proprio fabbisogno energetico. Sarà il nuovo venditore a realizzare il recesso dal precedente contratto in regime tutelato (cioè la richiesta di risoluzione del vecchio contratto). Nessuna paura, dunque.

Fondamentale conoscere cosa offre il mercato, «consigliamo ai clienti, non solo nostri ovviamente di informarsi e non allarmarsi - prosegue Bellotti -. Per qualsiasi informazione i nostri uffici sono sempre disponibili». Richieste di informazioni arrivate numerose soprattutto durante gli scorsi mesi. «Siamo chiaramente stati contatti da moltissimi clienti - spiega il responsabile Marketing e Vendite della società -, la maggior parte di loro ha già sottoscritto la migliore offerta che avevamo proposto loro. Con l’inizio dell’anno c’è stato lo spartiacque del passaggio al mercato libero per quanto riguarda le forniture del metano, posso dire che tutto sta procedendo senza criticità».

Icosti

Negli scorsi mesi inoltre tutte le società di vendita hanno trasmesso ai loro clienti, non ancora serviti nel mercato libero, una comunicazione con tutte le indicazioni su come muoversi tra le novità del settore.

A chi non sceglie verrà invece automaticamente applicata l’offerta Placet dedicata («Prezzo libero a condizioni equiparate di tutela») che obbliga tutti i venditori ad avere proposte a prezzo indicizzato con condizioni contrattuali decise dall’Arera. e la componente fissa stabilita liberamente dal venditore.

Diverso lo scenario per la nuova fase della fornitura di energia elettrica, che invece entrerà nel vivo da luglio.  In questo caso c’è quindi tempo qualche mese per prendere una decisione: a chi non sceglie di stipulare un nuovo contratto a mercato libero verrà applicata l’offerta prevista per il nuovo Servizio tutele graduali (Stg) dall’operatore selezionato tramite aste dall’Arera; aste previste per domani.

«I diversi operatori che vorranno fornire i clienti che cesseranno il mercato tutelato dall’1 luglio, faranno offerte - precisa Bellotti -, l’esito sarà reso noto ufficialmente entro il 6 febbraio, le assegnazioni provvisorie ci saranno già l’11 gennaio sera».

Il timore che ci siano aumenti è comunque dietro l’angolo. «Nelle aste fatte per le piccole medie imprese a luglio 2021 e per le microimprese ad aprile 2023 ci sono stati benefici ai clienti in termini di riduzione delle tariffe - precisa Bellotti - si è visto un abbassamento del prezzo, ragionevolmente ci attendiamo che questo possa accadere anche per le utenze domestiche. Oggi il mercato si è stabilizzato, i prezzi stanno tornando alla normalità, nel 2024 non sembrano esserci avvisaglie di aumenti rispetto all’ultima stagione, sicuramente non come la stagione dello scorso anno funestata dalla crisi energetica».

Iva

Da domani termina anche lo sconto sull’Iva che così risalirà dal 5 al 22%. E sarà «una nuova stangata» secondo Assoutenti che solo per questa voce calcola una spesa aggiuntiva di circa 250 euro annui a nucleo. Dunque «una favola che sta per finire», commenta l’Unione nazionale consumatori riferendosi alle misure che finora hanno dato «sollievo alle famiglie già allo stremo per il carovita» e «senza il rinnovo dello sconto dell’Iva sarà una Caporetto perché comporterà una tassa da 168 euro su base annua, che salirà a 213 considerando anche il ripristino degli oneri di sistema ora azzerati».

Calcolando il costo dell’energia sul mercato tutelato nel 2023, Assoutenti ha indicato come costo complessivo annuale 2.197 euro a famiglia: 889,60 euro per la luce, 1.307 euro per il gas. Ma a guardare più indietro, il Codacons afferma che rispetto a tre anni fa «un nucleo ha speso nel 2023 in totale ben 332 euro in più solo per le forniture di gas, e causa della situazione dei prezzi che è tutt’altro sotto controllo». Per l’Unc se il prezzo del gas scende del 6,7% rispetto a novembre 2023 e crolla del 35,2% rispetto al record storico del dicembre 2022, a confronto con i tempi pre-crisi, ovvero dicembre 2020, il rialzo è del 45,8%.

Rispetto alla spesa complessiva del 2020, pari a 975 euro, ora si pagheranno 394 euro in più, +40,4%. In questo contesto caratterizzato anche dal cambio di mercato, l’unica speranza di risparmiare per i consumatori è fare la migliore scelta nei prossimi mesi per la fornitura di energia elettrica ed essere il più possibile informati.

Per scegliere un venditore sul mercato libero, è infatti possibile confrontare le offerte sottoscrivibili dei diversi venditori o con il servizio di tutela sul portale dell’Autorità www.ilportaleofferte.it. Anche chi ha ricevuto un’offerta può utilizzare il Codice offerta per confrontarla con tutte le altre presenti sul portale. E la stessa piattaforma serve anche per comparare tra loro le offerte sottoscrivibili sul mercato.

Gli utenti possono analizzare i propri consumi su un arco temporale più lungo dei 12 mesi indicati in bolletta, indipendentemente dai venditori avuti, entrando con lo Spid o Cie sul «Portale consumi» di Arera www.consumienergia.it. Insomma: un insieme di strumenti a disposizione degli utenti che possono riuscire a farsi spazio nel mare magnum di norme e offerte.

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