Furgone ariete contro la gioielleria, ma il colpo non riesce

Tentato il furto da IGussago a Flero, ma arrivano i carabinieri e il colpo salta
Segni del passaggio dei ladri - © www.giornaledibrescia.it
Segni del passaggio dei ladri - © www.giornaledibrescia.it
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Hanno usato un furgone come ariete, per aprire una prima breccia nella vetrina. Delle mazze per allargare il varco ed entrare più comodamente in gioielleria. Complice la ristrettezza del portico e spazi di manovra limitati, hanno impiegato più del dovuto e, nella notte tra sabato e domenica, dal negozio IGussago di via Vittorio Emanuele II a Flero se ne sono dovuti andare con un bottino, se di bottino si può parlare, decisamente scarno.

Gli allarmi, infatti, sono scattati puntualmente e puntualmente, sul posto, sono arrivate le pattuglie dei carabinieri della Compagnia di Verolanuova in servizio per la notte. I ladri non hanno potuto fare altro che scappare a tutta velocità per evitare di finire non solo a mani vuote, questo almeno stando ad un primo bilancio dei titolari della gioielleria, ma anche legate. Il colpo è andato in scena attorno alle 4 di domenica mattina.

La banda di malviventi, in tutto dovrebbero essere tre persone, ha puntato il suo mezzo contro le vetrine dei IGussago dopo essersi liberati un passaggio divellendo uno dei paracarri anti intrusione a protezione del portico. Il botto è stato clamoroso e udito a distanza. Il risultato è stato inversamente proporzionale: la vetrina ha sostanzialmente retto, tanto più che i ladri hanno dovuto ricorrere ad altri mezzi per farsi largo. Una lotta contro il tempo che non ha detto loro bene.

Tempo pochi giri di lancetta e le sirene delle gazzelle dei carabinieri hanno decretato la fine del loro tentativo. I tre sono fuggiti a piedi, verso un’automobile «pulita» che li attendeva nei pressi per rendere possibile e sicura la fuga.

Per risalire alla loro identità i carabinieri della compagnia verolese hanno a disposizione le immagini di videosorveglianza della gioielleria, ma anche le telecamere piazzate lungo via Vittorio Emanuele II e nei suoi pressi. Oltre ovviamente ai portali disseminati per il paese per la lettura e il rilevamento delle targhe.

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