Fridays for future: un venerdì verde per evitare un futuro nero
Un venerdì verde per evitare un futuro nero. Anche Brescia partecipa alla marcia globale per il clima organizzata dal movimento Fridays for future, che conta milioni di aderenti in tutto il mondo. L’appuntamento - previsto in contemporanea a livello internazionale e con centinaia di località italiane coinvolte - è per venerdì prossimo, 24 settembre. In città la partenza è prevista alle 9 da piazzale Arnaldo, per arrivare attraversando il centro in piazza Paolo VI, dove sul palco saliranno attivisti famosi e non. Come accadde nel 2019, quando centinaia di manifestanti invasero pacificamente la città.
Tra gli invitati Sara Segantin, tra i fondatori di Fridays for future Italia: la 24enne fiemmese ha in curriculum diversi libri sull’ecologia ed è autrice di una rubrica trasmessa nel programma Rai Geo&Geo. A parlare, però, saranno anche persone appena entrate nel movimento, che racconteranno la loro esperienza e le motivazioni che le hanno condotte a lottare per il clima. Almeno tremila le persone attese in piazza, dove sarà necessario arrivare muniti di mascherina; sarà il primo corteo mobile dopo due anni: da qualche giorno Brescia, insieme ad altre città italiane, è tornata a concedere le manifestazioni non statiche, finora vietate a causa della pandemia. «Per noi è molto importante sfilare nel centro della città - commenta il referente di Fridays for Future Brescia Giovanni Mori -, perché crediamo nell’interconnessione tra locale e globale: le sfide vinte o perse si riflettono su entrambi i piani».
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Diverse le istanze rivendicate in vista del pre Cop di Milano in calendario la prossima settimana, in cui i rappresentanti della lotta al cambiamento climatico si riuniranno per prepararsi alla Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sul clima (Cop26), prevista a inizio novembre a Glasgow. «Le soluzioni ci sono e migliorerebbero la vita di tutti – continua Mori -, per esempio l’autonomia energetica italiana la otterremmo con le fonti di energia rinnovabili, con molto più solare ed eolico, e non dovremmo pagare bollette poi così alte. Vogliamo città molto meno inquinate e con più mobilità dolce, una filiera agricola sana e sostenibile. Tutto questo ridurrebbe sia le emissioni di gas serra a livello globale sia l’inquinamento locale, a maggior ragione in una città come la nostra, dove la qualità dell’aria è ancora un grande problema».
Secondo i rappresentanti del movimento la lotta di questi ultimi anni è servita e ha sensibilizzato politica e popolazione sulla tutela dell’ambiente: «L’ha detto pochi giorni fa il nostro presidente del Consiglio – ricorda ancora il referente di Fridays for Future Brescia -, che l’emergenza climatica non è da meno rispetto a quella sanitaria. E io aggiungerei che sono correlate. Per fortuna alcuni passi sono stati fatti, ma dalle dichiarazioni è ora necessario passare ai fatti».
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