Forte vento in quota: è allerta arancione per il rischio incendi

Osservati speciali la Valcamonica e l'Alto Garda, a causa delle condizioni meteo eccezionali e della scarsa umidità del combustibile vegetale
Un Canadair in azione nei cieli bresciani - © www.giornaledibrescia.it
Un Canadair in azione nei cieli bresciani - © www.giornaledibrescia.it
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Mentre il vento è destinato a continuare a spazzare la nostra provincia anche oggi, la Protezione Civile della Lombardia ha emesso ieri una nuova allerta per il rischio incendi. Per la giornata di oggi si prevedono infatti venti forti sulla fascia alpina di confine ed in alta quota, da moderati a forti sui restanti rilievi e sulla pianura centro-orientale; si prevede che il fenomeno possa essere in parziale attenuazione in mattinata e nel primo pomeriggio, quindi in ripresa dal tardo pomeriggio e la sera.

Il pericolo resta quindi temporaneamente alto sulle zone del Lario, e nelle Prealpi Bergamasche, lungo l’asta del Mella e del Chiese e nell’area del Garda e localmente sul resto della fascia pedemontana o di Prealpi meridionali. Secondo la Protezione Civile regionale il rischio incendi esteso all’allarme arancione si riferisce al combustibile fine a terra (agli di pino e ai rami caduti nonché al fogliame secco) e alla propagazione iniziale degli incendi a causa del forte disseccamento superficiale e dei persistenti venti di föhn.

Ovviamente le aree innevate non sono interessate dall’allerta. Già a partire dal pomeriggio di ieri, le condizioni meteo-climatiche e la scarsa umidità del combustibile vegetale sono tali da generare possibili incendi con intensità del fuoco anche elevata e una possibile propagazione veloce in particolare nelle zone con codice colore di allerta arancione come stabilito per gran parte della zona della Valcamonica e dell’Alto Garda. Sul fronte degli incendi la Regione ha recentemente stanziato 1,3 milioni di euro per la redazione dei Piani locali di prevenzione e altri 2,3 milioni per attrezzature.

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