Flero e Cremona, slot e fasce orarie: diverse sentenze del Tar

I giudici promuovono il provvedimento della città del torrone e bocciano quello del comune dell'hinterland bresciano
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Il Tar Lombardia dice no all’ordinanza del sindaco di Flero che aveva introdotto limiti orari per il funzionamento di slot-machine e videolottery.

Il ricorso, di una società di giochi, contro le fasce orarie che vietavano l’attività ludica dalle 7.30 alle 9.30, dalle 12 alle 14 e dalle 19 alle 21 è stato accolto dai giudici. Il provvedimento, infatti, «risulta essere privo della motivazione adeguata, richiesta per legittimare un intervento così incisivo su un’attività economica». Il Comune aveva già provveduto lo scorso febbraio alla sospensione.

Per i giudici l’«irrazionalità del provvedimento» che colpisce solo una delle tipologie di gioco, tra le tante del fenomeno che si intende combattere. I limiti sono stati annullati, mentre l’istanza risarcitoria, presentata dalla società, è stata respinta.

Via libera, invece, all’ordinanza del sindaco di Cremona che pone i limiti orari per l’uso degli apparecchi da gioco tra le 10 e le 13 e tra le 18 e le 22. Il Tar Lombardia ha confermato la legittimità del provvedimento introdotto nel dicembre 2016 e il ricorso, presentato da una società di giochi, è stato respinto.

Nella sentenza si scrive che l’ordinanza si rifà al regolamento vigente. Contro questo regolamento la società ricorrente non ha mai presentato censure e, ad oggi, «un’impugnazione sarebbe tardiva» concludono i giudici.

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