Festival Pianistico: «Dolorosissimo lo stop ai concerti di Matsuev»

Il direttore artistico Pier Carlo Orizio sulla decisione di sospendere l’esibizione del pianista pro Putin
Il pianista russo Denis Matsuev non sarà al Ferstival Pianistico  - © www.giornaledibrescia.it
Il pianista russo Denis Matsuev non sarà al Ferstival Pianistico - © www.giornaledibrescia.it
AA

«Denis Matsuev è uno dei più grandi pianisti oggi in attività. Quando abbiamo immaginato la sessantesima edizione del Festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo, abbiamo anche pensato che Matsuev non poteva non essere nel programma» afferma Pier Carlo Orizio, direttore artistico del Festival.

I concerti inaugurali del Festival sono ormai alle porte - il 28 aprile a Brescia e il 29 a Bergamo - ma nel programma ci sono due serate sospese. Denis Matsuev non si esibirà nè a Brescia il 24 maggio nè a Bergamo il 27. I concerti sono stati sospesi. Una decisione presa dopo la lettera dell’ambasciatore ucraino ai sindaci e la richiesta esplicita di Giorgio Gori a Emilio Del Bono.

Pier Carlo Orizio, direttore artistico del Festival Pianistico - © www.giornaledibrescia.it
Pier Carlo Orizio, direttore artistico del Festival Pianistico - © www.giornaledibrescia.it

Dolorosissimo

«Per noi è dolorosissimo sospendere i concerti - afferma Orizio -. La nostra speranza è di recuperare presto, magari già nella prossima edizione perché, lo sottolineo, abbiamo solo sospeso, non annullato l’esibizione dell’artista. Recuperare significa, a questo punto, che sarà superata la crisi politica internazionale e che non ci sarà più la guerra in Ucraina». Poi, parlando dell’altissimo spessore artistico di Denis Matsuev - «tra i quattro-cinque maggiori pianisti viventi» - Orizio si schiera senza riserve dalla parte dell’arte. «Per principio, da sempre, sostengo l’indipendenza dell’arte e definirei Matsuev, più che pianista di Putin, uno dei più grandi pianisti viventi».

Pro invasione

La sospensione dei concerti di Matsuev è stata presa dai sindaci di Brescia e Bergamo su sollecitazione dell’ambasciata di Kiev che, in una lettera a loro indirizzata, ha chiesto di «cancellare l’esibizione dell’artista vicino al presidente russo Putin e mai espressosi contro l’invasione dell’ucraina». «Abbiamo scritto a lFestival che ha condiviso la decisione di sospendere i concerti di Matsuev. Decisione che non è stata assunta per la nazionalità del pianista, perché in programma ci sono esibizioni di molti artisti russi - spiega il sindaco Emilio Del Bono -. La sospensione è conseguenza delle dichiarazioni fatte dal pianista che, firmando una lettera in passato ha sostenuto l’invasione della Crimea e, più recentemente, anche il cambio della Costituzione russa in versione autoritaria che autorizza le politiche aggresisve e la mancanza del rispetto dei diritti umani da parte di Putin. Matsuev non ha mai preso alcuna distanza da questa politica e dall’invasione dell’Ucraina. Non sono in discussione nè l’alto profilo artistico nè la nazionalità di Matsuev, ma il fatto che ad essi si accompagni un profilo anche politico del pianista russo».

L’arte e la politica

Dunque, dopo gli Stati Uniti, dopo Vienna (la Vienna Konzerthaus: «non vogliamo offrire un palcoscenico ad artisti o istituzioni solidali con la guerra iniziata da Putin, né ad artisti o istituzioni che contribuiscono alla legittimità del regime»), Praga e Lucerna, anche Brescia e Bergamo sospendono i concerti di Denis Matsuev. In Italia, dopo l’esibizione nelle città Capitale della Cultura, il pianista era atteso al Teatro Carlo Felice di Genova per il 29 maggio. È di queste ore la decisione di annullare anche quella data. Questa la spiegazione: «La Giovine Orchestra Genovese, aderendo alle sollecitazioni espresse dalle nostre autorità e dalla Fondazione, ha deciso di rinviare ad altra stagione il concerto del pianista Denis Matsuev, previsto il 29 maggio 2023 al Teatro Carlo Felice».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato