Ex poliziotti volontari per snellire le code ai passaporti

Il protocollo d'intesa è stato firmato tra Anps e Questura, con il sostegno della Fondazione Comunità Bresciana
Il questore Giovanni Signer e il presidente della sezione bresciana dell’Anps Maurizio Marinelli - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
Il questore Giovanni Signer e il presidente della sezione bresciana dell’Anps Maurizio Marinelli - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Tra ex colleghi e colleghi per aiutarli a superare una situazione problematica che si trascina da mesi. Con l’appoggio della Questura e il contributo della Fondazione Comunità Bresciana per le spese assicurative e di viaggio. È stato firmato ieri mattina in Questura tra il questore Giovanni Signer e il presidente della sezione bresciana dell’Associazione nazionale Polizia di Stato Maurizio Marinelli il protocollo d’intesa per l’attività di poliziotti ed ex poliziotti volontari negli uffici immigrazione e passaporti di Brescia, Darfo Boario e Desenzano per accogliere gli utenti, snellire le code e permettere soprattutto che un maggior numero di agenti e funzionari possano dedicarsi direttamente alla ricezione dei documenti e alla verifica delle pratiche.

L'accordo

Nello specifico l’accordo prevede che un’ottantina di volontari dell’Associazione nazionale Polizia di Stato si alternino sull’Ufficio passaporti al Commissariato Carmine di via Capriolo in città, all’Ufficio immigrazione in Questura in via Botticelli e al Commissariato di Desenzano del Garda, competente in materia di passaporti e immigrazione per una porzione di lago di Garda, di Bassa e di Valsabbia e al distaccamento della Polizia stradale di Boario dove già si elaborano i passaporti e dove tra qualche settimana verranno rilasciati anche i permessi di soggiorno. Ai volontari sono assegnati compiti di accoglienza, smistamento nei diversi uffici ma anche di prima informazione delle tantissime persone che ogni giorno si rivolgono agli uffici.

Con il sostegno e il contributo della Fondazione della Comunità Bresciana è stato possibile coprire le spese assicurative e di viaggio dei volontari coinvolti. Le difficoltà per ottenere un appuntamento all’Ufficio passaporti, figlie anche della carenza di personale, sono state nei mesi scorsi al centro di numerose lettere ricevute anche in redazione. Oltre alle nuove assegnazioni di personale questo protocollo con i volontari permette di utilizzare appieno direttamente sulla pratiche anche tutto il personale già presente.

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