Eolico e solare, così A2A investirà 4,5 miliardi di euro
Via libera al bilancio 2021 e al maxi-dividendo A2A. Ieri l’assemblea dei soci ha approvato i conti dello scorso anno, 11,5 miliardi di euro di ricavi, 504 milioni di utile, dividendo di 0,0904 euro ad azione. Gli azionisti incasseranno l’assegno il prossimo 25 maggio.
Per la Loggia, che ha in portafoglio il 25% delle azioni e controlla la società con un patto di sindacato con il Comune di Milano (altro 25%), sono in arrivo 70,8 milioni di euro, più dei 64,2 previsti grazie al dividendo straordinario deciso dal Gruppo guidato da Renato Mazzoncini. Cosa che consentirà all’Amministrazione Del Bono di attivare un fondo contro il caro-bollette. L’assemblea ha anche approvato la relazione sulla remunerazione (nel 2021 983.880 euro all’amministratore delegato, 330mila al presidente, stipendio medio degli oltre 12mila dipendenti pari a 43.342 euro) e l’acquisto di «azioni proprie» (313 milioni il numero massimo) per possibili operazioni di acquisizione o scambi. L’assemblea non si è tenuta in presenza ma, come gli scorsi anni, in modalità telematica, causa Covid. Gli azionisti hanno però potuto fare domande e ricevere risposte.
Energia green
Tra queste un focus è stato dedicato agli investimenti sulle rinnovabili: nei prossimi 10 anni A2A investirà 4,5 miliardi di euro in impianti solari e fotovoltaici.
«L’aggiornamento del Piano Industriale al 2030 approvato il 27 gennaio dal cda - spiega A2A - conferma la strategia e pone target più sfidanti. In particolare si prevede di incrementare la capacità rinnovabile installata di 3,9 GW entro il 2030, arrivando così ad una potenza complessiva di 5,9GW, grazie ad un investimento complessivo di 4,5 miliardi»: 3,2 per nuovi impianti (61% solare, 39% eolico); 1,3 miliardi per acquisizioni di impianti esistenti. «In linea con il piano di crescita e sviluppo nel corso dei primi mesi del 2022 è stata completata l’acquisizione di un portafoglio fotovoltaico ed eolico per complessivi 353MW dal fondo Ardian» precisa A2A.
Capitolo gas
I fabbisogni del gruppo «vengono coperti con approvvigionamenti pluriennali/annuali», diversificando fonti e grossisti. «Durante l’anno 2021 i fornitori sono stati 15 tra i quali i più grossi operatori industriali e produttori presenti sul mercato italiano ed i trader internazionali di commodity tra cui anche il gas naturale liquefatto».
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