Energia green e stop degrado: parco solare all’Ideal Standard

Dovrebbe sorgere entro il 2023 su oltre 50mila mq. Da abbattere gli ex uffici e i capannoni fatiscenti
Gli ex uffici. La palazzina che il Comune ha chiesto di abbattere perché centro di spaccio di droga
Gli ex uffici. La palazzina che il Comune ha chiesto di abbattere perché centro di spaccio di droga
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Un parco solare urbano fra i più grandi d’Europa. Pannelli fotovoltaici su 50mila dei 65mila mq dell’area coinvolta. Con il duplice vantaggio di favorire la transizione ecologica e cancellare il degrado di una bella fetta di territorio fra via Milano e via Villa Glori. Potrebbe essere pronto alla fine del 2023 con una potenza di 5 megawatt da distribuire a residenze, attività, imprese dei quartieri intorno.

Il futuro dell’ex Ideal Standard si va componendo lungo questo percorso. «Per demolire tutto servono 7-8 mesi», spiega Gianni Giordo, contitolare della società Idea Srl che due anni fa ha ritirato l’intero comparto di 65mila mq. Una decina di mesi il tempo per installare poi i pannelli sul terreno.

Ex uffici

La destinazione originaria del sito, dopo la chiusura della fabbrica una decina di anni fa, era residenziale. Ma investire oggi nell’immobiliare da queste parti sarebbe un azzardo, ecco dunque la proposta del parco fotovoltaico, formalizzata nell’estate del 2021. Nel febbraio scorso il Comune, con la variante al Piano di governo del territorio, ha cambiato destinazione alla zona, accogliendo l’iniziativa. Fra la società Idea e l’ufficio urbanistica della Loggia sono in corso valutazioni sulle modalità dell’intervento.

«C’è qualche frizione fra le parti», dice Gianni Giordo. Il nodo del confronto è l’ex palazzina degli uffici, ricettacolo di senza tetto, ma soprattutto centro di spaccio. «La Polizia Locale - spiega il sindaco Emilio Del Bono - è intervenuta numerose volte, ma il fenomeno continua. Allora ho avviato la procedura che porta all’ordinanza di abbattimento dell’edificio per questioni di ordine pubblico». La Loggia ritiene «prioritaria la demolizione. Semaforo verde alla proposta del parco solare, ma la palazzina va subito demolita».

Demolizione

Va detto che la società ha tamponato gli accessi al pianoterra, ma le intrusioni non cessano. «Abbiamo un via vai di sessanta ospiti indesiderati», commenta Giordo allargando le braccia sconsolato. «Quello che potevamo fare l’abbiamo fatto». La società Idea ha in programma di abbattere palazzina e capannoni insieme, con un solo cantiere, mentre - assecondando il Comune - dovrebbe dividere (e quindi raddoppiare) l’operazione con lievitazione dei costi. Società e ufficio tecnico stanno discutendo per trovare una soluzione condivisa.

Capannoni. Al loro posto, sulle macerie dell’Ideal Standard, dovrebbe sorgere il parco fotovoltaico
Capannoni. Al loro posto, sulle macerie dell’Ideal Standard, dovrebbe sorgere il parco fotovoltaico

«Sia chiaro - ribadisce il sindaco Del Bono - a noi l’operazione parco solare va bene. Non poniamo ostacoli in questo senso, basta che si parta alla svelta con la palazzina, che è una vera e propria emergenza in quella zona». L’ex Ideal Standard di via Milano è una fatiscente cattedrale del lavoro chiusa da una decina di anni. Gli ex uffici, il grande piazzale, i capannoni con le pareti diventate murales si sviluppano su un blocco di 65mila metri quadrati. «Vorremmo demolire tutto con la tecnica del frantoio - dice Gianni Giordo - per poi riempire gli interrati in loco con il materiale inerte. In questo modo eviteremmo di portare la macerie in discarica con un via vai di 450 camion».

A2A come partner

Si prevede di coprire la superficie con un asfalto speciale che abbatte il calore. L’intera operazione dovrebbe essere realizzata con dei partner. «Abbiamo già delle proposte», conferma Giordo. A cominciare da A2A. «Ovviamente ci piacerebbe una società bresciana». Si vedrà. Intanto sono da risolvere le questioni in ballo con Arpa e il Comune. «Dai nostri carotaggi non risulta inquinamento da Pcb». Il parco solare, se tutto dovesse procedere senza intoppi, dovrebbe nascere entro il 2023. Rigenerazione urbana più energia green a due passi dall’altro intervento, stavolta pubblico: la costruzione del Teatro Borsoni su parte dell’ex Ideal Clima nell’ambito del progetto Oltre la strada. La maggior parte del complesso è nella mani del curatore fallimentare e in attesa di futuro.

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