«Dopo il porno ridatemi i figli»: udienza il 19 gennaio

Presentato il ricorso al tribunale dei Minori da parte del legale della donna che ha girato film hard amatoriali in casa
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«Essere un’attrice pornografica determina l’incapacità di essere un buon genitore?» Comincia con una domanda ai giudici il reclamo presentato dall’avvocato Carlo Beltrani, legale della donna di Ospitaletto, protagonista di alcuni film hard e alla quale il Tribunale dei Minori poco prima di Natale ha tolto i figli proprio per via di quelle pellicole a luci rosse girate nel salotto di casa quando i figli erano fuori.

«L’ho fatto perché avevo evidenti  problemi economici» si è difesa la donna. Il ricorso per riottenere i figli sarà discusso il prossimo 19 gennaio. «Ciò che la mia assistita cercava non era notorietà bensì, ormai disperata in una situazione economica drammatica, sommersa dai debiti, ha visto nel mondo dell’hard l’unico strumento per cercare di far fronte a contingenti problematiche economiche» si legge nel ricorso che si conclude con una provocazione:

«Se il fatto di svolgere una professione assolutamente legale – anche se certamente discutibile e disapprovabile – connotasse automaticamente l’incapacità di svolgere correttamente il proprio ruolo genitoriale allora – scrive l’avvocato Beltrani -  si dovrebbe iniziare a stilare un elenco di porno attori e porno attrici con figli minori e procedere all’adozione dei provvedimenti più opportuni». Tra una settimana la parola passerà ai giudici del tribunale dei minori.  

 

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