Dopo gli evasori e i ritardi, Arriva punta sui biglietti elettronici

Il sistema dovrebbe essere arrivato a settembre per l'orario invernale 2023-24 e potrebbe essere una svolta per il trasporto pubblico locale
Pullman in servizio nel Bresciano - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
Pullman in servizio nel Bresciano - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
AA

Il biennio 2022-2023 non è stato certo semplice per Arriva. Il quasi 30% di evasione sui biglietti del trasporto pubblico rappresenta per l’azienda solo l’ultimo dei problemi in ordine cronologico, ma nei mesi scorsi a tenere banco sono stati i disagi in Valtrompia e la carenza di personale.

Solo lo scorso gennaio il consigliere Provinciale Giacomo Zobbio ha presentato un’interrogazione alla Provincia di Brescia per chiedere chiarimenti in merito ai disservizi sulle linee del trasporto pubblico locale in Valtrompia, dopo che il problema aveva già riguardato la Bassa. Lo stesso sindaco di Lumezzane Joseph Facchini aveva ricevuto decine di segnalazioni da famiglie del paese e della valle per svariati disservizi e per corse cancellate da e verso Brescia.

Nel dicembre precedente, invece, era stato il presidente del Tpl Gentilini a riferire che Arriva era in deficit «di 58 autisti, senza soldi per i sostituti e col rischio di far saltare turni e corse». Dopo l’assemblea coi sindaci della valle promossa dal presidente dalla Comunità Montana di Valle Trompia Massimo Ottelli la fase più acuta dell’emergenza sembra essere stata superata con le modifiche sperimentali adottate sulle linee Val Trompia-Lumezzane e Salò-Gargnano che hanno consentito di recuperare la disponibilità di qualche autista garantendo una migliore gestione complessiva dei servizi e riducendo al minimo le carenze.

Ma per l’Agenzia del Tpl la scommessa è quella dell’attivazione del sistema di bigliettazione elettronica, previsto a settembre prossimo, entro l’avvio dell’orario invernale 2023-24. Potrebbe essere quella la svolta per il trasporto pubblico locale a Brescia. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia