«Dopo 7mila miglia in bici, una ciclofficina al Carmine»

Per molti è un mezzo di trasporto, per alcuni un’amica fedele, per Alberto Tonni ed Emanuele Pedrini la bicicletta è uno stile di vita. Di più, un modo di essere, come suggerisce il nome - «State of bike» - della ciclofficina che hanno da poco aperto in via delle Battaglie.
«Ci siamo conosciuti qualche anno fa - racconta Alberto, 31 anni -, perché abbiamo partecipato insieme al progetto “Ritorno al centro”, promosso da 7Milamiglialontano. Insieme abbiamo pedalato per migliaia di chilometri tra Nepal e India e da allora siamo rimasti amici». Ora anche colleghi: «Veniamo entrambi da due settori che nulla hanno a che fare con la bici - precisa Emanuele, 36 anni -, io facevo il saldatore e Alberto era impegnato nel mondo dell’enogastronomia, ma a ci siamo detti che valeva la pena provare a fare delle due ruote la nostra professione».
Pronti, via. E il viaggio, anziché in giro per il mondo, stavolta l’hanno fatto in città, alla ricerca del luogo più adatto in cui aprire il loro negozio. «Abbiamo scelto il Carmine - spiegano -, perché era una zona in cui ancora mancava un servizio di questo tipo e perché ci piaceva l’idea di portare “State of bike” in un quartiere giovane e aperto. Non ce ne siamo pentiti: fin dall’apertura, il 15 marzo, abbiamo avvertito entusiasmo».
È un quartiere, questo, che nonostante l’annus horribilis continua a essere polo attrattivo per nuove attività, come testimoniano le recenti aperture. Il quartiere. «Gli esercizi della zona - commenta il presidente dell’associazione Carminiamo Francesco Catalano - hanno dimostrato grande senso di responsabilità sin dall’inizio della pandemia e ora vogliono ripartire in sicurezza. L’arrivo di questa nuova realtà risponde da un lato alla necessità di promuovere una mobilità sempre più sostenibile e dall’altro alla volontà di rendere il Carmine un quartiere non solo notturno».
Ecco quindi la ciclofficina al 69 di via delle Battaglie, che offre servizio di vendita, riparazione e, presto, anche di noleggio. Si va dalla bici più tradizionale, da città, alla fuori strada, con un elevato livello di personalizzazione, grazie alla sinergia con artigiani locali. Il viaggio resta al centro del progetto: «Tra le idee in cantiere - dicono Alberto ed Emanuele - c’è l’organizzazione di ciclotour per la provincia, soprattutto in occasione di Brescia capitale della cultura. Nel frattempo ci mettiamo a disposizione di chi vuole programmare viaggi, anche lunghi, in bici, con consigli e attrezzature».
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