Dodici bresciani in corsa per l'Europa

Chiuse le operazioni di deposito delle candidature.Ora inizia la vera campagna elettorale per il 26 maggio. I nomi dei bresciani candidati
16 LISTE, 12 CANDIDATI
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I giochi sono fatti: da ieri sono ufficiali liste e nomi dei candidati che correranno per le elezioni del parlamento europeo, voto in calendario per il prossimo 26 maggio. Sono in tutto 16 le liste che la Corte d'Appello di Milano ha accettato per il collegio del Nord ovest, quello che racchiude Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta. I candidati bresciani sono 12, in corsa per un posto a Strasburgo. Per il gioco delle ripartizioni il Nord Ovest porterà in Europa 20 parlamentari.

Se si considera la posizione in lista probabilmente solo Oscar Lancini, ex sindaco di Adro oggi eurodeputato, ricandidato dalla Lega, dovrebbe avere la certezza di tornare a Strasburgo. Insieme a Lancini anche Stefania Zambelli, ex vice sindaco di Salò.

Due anche i candidati per il Pd, dopo che l’europarlamentare Luigi Morgano ha declinato l’invito a ricandidarsi, a correre sono Pierluigi Mottinelli, ex presidente della Provincia che può contare sull'appoggio di 120 sindaci e, direttamente da Parigi dallo staff di Macron, Caterina Avanza.

Mauro Parolini, ex assessore regionale, è in corsa per Forza Italia, mentre dopo l'uscita dal partito di Silvio Berlusconi, Giuseppe Romele è candidato con Fratelli d'Italia. Per Europa Verde c’è l'ex sindacalista e attivista di Legambiente Dario Balotta, non si ricandida invece Monica Frassoni, presidente dei Verdi europei. Giorgio Agnellini, consigliere comunale per anni in Loggia, è stato scelto dai Popolari per l'Italia insieme a Paola Evangelisti.

Due anche i candidati bresciani per il Popolo della Famiglia, Giancarlo Archetti e Stefania Parma. Cristina Torli, infine, si candida per la Sinistra. Via libera dunque per Lega, Popolari per l’Italia, Lista Animalista, Partito Pirata Italiano, Partito Comunista, +Europa, Popolo della Famiglia e Alternativa Popolare, la Sinistra, Europa Verde, Forza Italia, Partito Democratico, Autonomie per l’Europa, Fratelli d’Italia, Forza Nuova, Casa Pound, Movimento 5 Stelle.

Tre le liste che sono state ricusate dagli uffici per delle irregolarità: si tratta di quella dei Gilet arancioni, dell’ex generale dei carabinieri Antonio Pappalardo, del Movimento politico Pensiero Azione e la candidatura individuale di Lamberto Roberti, che non è stata ammessa perché una lista deve avere un minimo di tre persone candidate. 

 

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