Del Bono si insedia in Loggia, da lunedì al lavoro sulla Giunta

A palazzo il sindaco è arrivato alle 10.30. Nessuna proclamazione ufficiale: il giuramento si terrà in occasione del primo Consiglio comunale
  • L'insediamento in Loggia di Emilio Del Bono
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Emilio Del Bono è ufficialmente sindaco di Brescia dalle 14.15 di ieri, da quando cioè l’ufficio elettorale ha «messo il timbro» al documento che ne attesta il ruolo, ma è questa mattina che il primo cittadino si è insediato in Loggia.

A palazzo il confermato sindaco è arrivato intorno alle 10.30. Nessuna proclamazione ufficiale - il giuramento vero e proprio si terrà in occasione del primo Consiglio comunale -, qualche foto per immortalare il momento e un paio di appuntamenti non politici da affrontare. Poi, dopo il week end in montagna, Del Bono già da lunedì comincerà gli incontri di lavoro per sciogliere il «toto assessori»

Per la convocazione del primo Consiglio ci sono venti giorni di tempo e la data più probabile è a inizio luglio, il 3 o il 4. Nel frattempo il sindaco avrà tre giorni di tempo per comunicare ai nuovi consiglieri comunali la loro elezione. 

Il riconteggio ha portato a qualche correzione nelle preferenze, anche se non ci sono variazioni sostanziali. Le due più significative vedono pareggiare il numero di voto tra Beppe Ungari e Anita Franceschini del Pd. I risultati post voto vedevano il primo accreditato di 514 voti e la seconda di 512. Ora i due sono appaiati. La seconda riguarda la Civica Del Bono: Guido Galperti resta il secondo più votato e quindi entra in Consiglio. Ma il suo vantaggio sul terzo (Francesco Patitucci) si è ridotto da 6 a 1 preferenza. 

Può essere che il più votato della lista (Alessandro Cantoni) sia chiamato in Giunta, facendo entrare in Consiglio Patitucci. Oppure lo stesso Galperti potrebbe ottenere un ruolo nell’esecutivo, liberando un posto in consiglio. Ma se nessuno dei due (Cantoni e Galperti) ottenesse un posto in Giunta, Patitucci resterebbe fuori dal Consiglio comunale per una sola preferenza. E a quel punto non è escluso un suo ricorso al Tar per un riconteggio delle preferenze sulle schede.

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