Dalla trisnonna Lucia al neonato Lorenzo: cinque generazioni di bresciani in una foto

Quasi cento anni separano la capostipite di 97 anni dal nipotino: è la storia della famiglia Fogassi-Statuto
Nella foto di famiglia posano tutti insieme: Lucia, Gabriella, Rudy, Roberta e il piccolo Lorenzo -  © www.giornaledibrescia.it
Nella foto di famiglia posano tutti insieme: Lucia, Gabriella, Rudy, Roberta e il piccolo Lorenzo - © www.giornaledibrescia.it
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Quasi cento anni separano la trisnonna Lucia, classe 1926, dal nipotino Lorenzo, nato ai primi di novembre di quest’anno. Eppure vivono sotto lo stesso cielo, ognuno all’estremità di una lunga storia bresciana, formata da ben cinque generazioni, tutte contemporanee: un record raramente eguagliato, nella nostra provincia e forse non solo.

È la singolare storia della famiglia Fogassi-Statuto, che comincia in un lontano giorno di luglio del 1926, con la nascita della capostipite Lucia Fogassi, in una Brescia completamente diversa: non si sa nulla di smartphone e internet, la macchina ce l’hanno in pochi, di guerre mondiali se ne è combattuta solo una, la strada per la cima della Maddalena non esiste e di quartieri come Brescia Due ancora non se ne sa nulla.

La capostipite Lucia-Piera

Si chiama Lucia, ma le rimane appiccicato il nome di «Piera», per via di suo padre, che voleva un maschio, da chiamare Piero: e ancora oggi è «Nonna Piera» per i suoi tanti nipoti. Poi il matrimonio con Giuseppe Mearini, con cui per circa un decennio, tra la metà degli anni Cinquanta e quella dei Sessanta, gestisce una trattoria nel suo quartiere d’origine, Sant’Eufemia: Bar Pesa si chiamava, ribattezzata in seguito Bar Gabri, in onore della figlia Gabriella Mearini, classe 1949, prima di tre figli. Quest’ultima, sposatasi con Mauro Statuto, è la madre di Rudy Statuto, che sta nel mezzo di questa storia: nato nel 1970, di professione responsabile dell’Autogrill Val Trompia nord sull’A4, ha avuto due figli, Roberta e Enrico, da sua moglie Mariangela, infermiera al Civile. Ed è la sua primogenita, Roberta, di ventotto anni, ad aver dato alla luce Lorenzo, chiudendo (per ora) questa lunga saga familiare.

Dalla città a Carpenedolo

Una storia che racconta molto dei tempi e del loro cambiamento, in positivo: se la trisavola Lucia, dopo l’esperienza della trattoria di Sant’Eufemia e il trasferimento in città, divenne casalinga, la giovane Roberta è invece medico, e vive a Carpenedolo, prima del clan a lasciare Brescia dopo tanti anni. Ma la loro resta una famiglia coesa, nonostante le distanze spaziali e, soprattutto, temporali: «Siamo sempre stati una famiglia unita – racconta Rudy –, ci troviamo spesso tutti insieme, come accade un po’ nei paesi, pur essendo tutti originari della città».

Nella foto di famiglia posano tutti insieme, Lucia, Gabriella, Rudy, Roberta e Lorenzo, con il neonato in braccio alla decana, sua trisnonna. Un cerchio perfetto, in cui stanno dentro tanti anni di vita bresciana: una vicenda che continua, con tante storie ancora da scrivere e da raccontarsi. 

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