Da Rezzato a Goundì per donare ai bambini il nuovo asilo «Hakuna Matata»

Serena Archetti, presidente dell’associazione Oasis Italia Onlus di Rezzato, è andata e tornata dal Burkina Faso per finalizzare la consegna
Tra loro anche Leyla, figlia della presidente Serena Archetti - © www.giornaledibrescia.it
Tra loro anche Leyla, figlia della presidente Serena Archetti - © www.giornaledibrescia.it
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Burkina Faso andata e ritorno. Un viaggio difficile, complesso che Serena Archetti, la giovane presidente dell’associazione Oasis Italia Onlus di Rezzato, ha affrontato nei giorni scorsi, per finalizzare la consegna dell’asilo «Hakuna Matata» alla popolazione di Goundì, un villaggio situato nel cuore del Paese africano.

Con lei per la seconda volta era presente la figlia di 5 anni, Leyla, «una compagna di viaggio eccezionale» come l’ha definita la mamma. La piccola ha supportato Serena, facendo giocare i bambini e aiutandola nelle faccende che poteva sbrigare, facendo capire che la passione della madre, entrata poco più che adolescente nell’associazione che oggi presiede, le scorre già nel sangue.

Il progetto

L’asilo «Hakuna Matata», che ha preso in prestito il nome dal film Disney «Il Re Leone», da ottobre diventerà un luogo in cui «senza pensieri» le giovani mamme del piccolo villaggio ai margini della savana, potranno lasciare i propri piccoli dai tre anni in su (la struttura ne potrà accogliere 20). I bambini saranno accuditi da una maestra d’asilo diplomata e da un’insegnante: questo permetterà alle mamme di potersi inserire nel mondo del lavoro. L’obiettivo è di aiutare le famiglie ad affrancarsi da una vita di estrema povertà, in un Paese dove è pericoloso vivere per i continui colpi di Stato e il clima di violenza.

L’asilo «Hakuna Matata» - © www.giornaledibrescia.it
L’asilo «Hakuna Matata» - © www.giornaledibrescia.it

In questo viaggio Serena ha dovuto occuparsi delle pratiche burocratiche necessarie per il riconoscimento ufficiale da parte del Ministero dell’Istruzione. Dopodiché è avvenuta la scelta delle operatrici e sono stati dati gli ultimi ritocchi alla struttura che ora, come sottolinea orgogliosamente Serena, «è molto bella e assomiglia ad alcune della città».

L'obiettivo

Il progetto, che è costato oltre 25mila euro (raccolti grazie anche ad altre associazioni e al sostegno di molte persone attraverso eventi vari o donazioni), non termina con l’asilo, ma continuerà. L’obiettivo è di realizzare anche una mensa per poter prolungare la permanenza dei bambini, ora limitata al mattino dalle 7.30 alle 11.30. A ogni servizio naturalmente si aggiunge la necessità di raccogliere fondi: a questo proposito Serena, con il supporto di alcune sarte del luogo, ha creato fantastiche shopper, fasce, foulard e portatutto da borsa, presto disponibili. Per ricevere informazioni si può scrivere su WhatsApp al 389.8336959.

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