Da 60 anni l’edicola Verga a Castel Mella è il ritrovo della comunità

Per un periodo fu anche un bar Il titolare: «Lavoro impegnativo, ma pieno di belle soddisfazioni»
Oliviero Verga è il titolare dell’edicola - © www.giornaledibrescia.it
Oliviero Verga è il titolare dell’edicola - © www.giornaledibrescia.it
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L’odore dell’inchiostro e della carta stampata resistono allo scorrere del tempo e, quest’anno, l’edicola cartolibreria Oliviero Verga di Castel Mella festeggia il traguardo dei 60 anni d’apertura. I ricordi, vividi, riaffiorano nella mente del suo attuale gestore che, con un po’ di emozione, racconta la lunga storia del negozio.

«L’edicola, una delle prime in tutta la zona, è nata nel 1964 - ricorda Oliviero Verga -. Ad avere l’idea sono stati mio zio Giulio Masserdotti e mia madre, Giuseppina. Non era un periodo semplice e molte persone se ne andavano all’estero per trovare lavoro; loro invece hanno puntato su un’attività locale, al servizio della comunità, e sono stati lungimiranti».

A non venire mai meno e ad essere la forza del negozio è stata l’attenzione della famiglia nei confronti dei clienti, da sempre considerati veri e propri amici: «Inizialmente l’edicola si trovava in piazza San Siro, era molto piccola e si vendevano solo giornali - continua Oliviero -. Negli anni Settanta invece l’attività cambiò leggermente profilo diventano lo storico bar Ringo. Oltre ad acquistare giornali quindi ci si poteva sedere a leggerli e a bere un caffè. Il bar era un vero punto di incontro per tutti, una sorta di oratorio. Dal ’78 abbiamo deciso di tenere solo l’edicola ma non per questo il locale ha perso la sua anima conviviale».

Più servizi

Nel corso degli anni a cambiare, però, non è stata solo la collocazione dell’edicola, ma anche i servizi offerti che si sono adattati alle nuove esigenze delle persone: «Giochi, libri, cartoleria, ma anche pagamenti telematici - sottolinea il titolare -. Se c’è bisogno cambiamo anche la batteria degli orologi e facciamo fototessere. È un lavoro molto impegnativo, siamo aperti tutti i giorni dall’alba al tramonto, ma ci reca anche grande soddisfazione». Tra una data e l’altra, nella storia del gestore, trova posto anche qualche ricordo personale: «Ho ritirato l’attività nel Duemila ma sono nato e cresciuto al suo interno per cui posso dire sia sempre stata la mia seconda casa. La cosa che più mi è rimasta impressa è l’odore della carta stampata e dell’inchiostro che si sentiva entrando in edicola. Ancora oggi, quando lo risento, vengo travolto da un mondo di ricordi».

Anche il vicesindaco Daniele Mannatrizio ci tiene a sottolineare l’importanza, per il paese, del negozio: «L’edicola di Oliviero - commenta - è un’istituzione, un punto di riferimento. Fondamentali sono la cordialità e la disponibilità che da sempre contraddistinguono la sua gestione, ma anche l’impegno della famiglia che ha fatto sì, anche in tempi non semplici come quelli del Covid, che l’attività non chiudesse mai». 

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