Covid: positivi dopo 7 giorni, il tampone si può ripetere subito

Il vincolo è solo per il tampone gratuito, pagando il privato può riprovare subito
L’esecuzione di un tampone (archivio) - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
L’esecuzione di un tampone (archivio) - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Sette ma non più sette. Per un soggetto affetto da Covid che risulta positivo e stenta a negativizzare, il chiarimento che giunge su esplicita richiesta da Ats Brescia, è di quelli destinati a ridurre drasticamente i tempi di attesa di molti bresciani per il ritorno alla vita di tutti i giorni.

Positivo due volte

Il caso di specie è quello - tutt’altro che raro, considerata l’ampia diffusione di Omicron 2 - di chi, risultato positivo pur avendo ricevuto la dose booster, o essendo guarito da meno di quattro mesi, abbia atteso per una settimana il fatidico momento del tampone che decreti l’avvenuta guarigione e la conseguente cessazione dell’obbligo di isolamento. Salvo venire investito dalla più classica doccia gelata nello scoprire che il secondo test ha acclarato la persistenza a oltranza del virus.

Per molti, anche sulla scorta dell’indicazione ricevuta dal proprio medico di base (chiamato comunque a garantire la certificazione della malattia per una seconda settimana), la notizia ha sin qui coinciso con la necessità di attendere altri sette giorni prima di poter eseguire un nuovo tampone che sancisse fine di positività e isolamento.

Ma così non è. Non più quantomeno. Per l’esattezza, al fine di evitare un sovraccarico delle strutture della sanità regionale che garantiscono l’accesso ad un tampone gratuito ove prescritto dal medico di famiglia, resta fissato in sette giorni l’arco di tempo che deve trascorrere prima di un nuovo test.

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Ma se un privato cittadino vuole accedere a pagamento alla rete delle farmacie che eseguono i tamponi parimenti validi per la certificazione dell’avvenuto superamento della malattia, nulla vieta al diretto interessato di sottoporsi a nuovo test sin dal giorno seguente all’inattesa conferma di positività, e così per tutte le volte che ritiene. E in caso di negatività, ovviamente, l'esito ha pienamente effetto su Green Pass, conclusione dell'isolamento, ecc.

Immutato, infine, il dettato ministeriale secondo cui a 21 giorni dall’acclarata positività, in assenza di sintomi, l’isolamento si ritiene comunque concluso. Un chiarimento che per molti - lavoratori, titolari di attività a conduzione familiare e imprenditori, in primis ma non solo - può spalancare alla prospettiva di un ritorno alla normalità decisamente più rapido.

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